“Pensieri sparsi” è la mostra di opere pittoriche, disegni e poesie realizzate nell’ambito del progetto “Arte in carcere” della Caritas diocesana e associazione di volontariato San Martino, in collaborazione con la direzione della Casa circondariale di Terni, allestita al cenacolo San Marco di Terni dall’8 al 15 aprile.
La mostra d’arte, ha aperto ieri la serie di iniziative promosse in occasione del ventennale dell’associazione di volontariato San Martino. Presenti all’inaugurazione il vescovo diocesano Giuseppe Piemontese, il direttore della Casa Circondariale di Terni Chiara Pellegrini, il magistrato di sorveglianza Fabio Gianfilippi, il direttore della Caritas diocesana Ideale Piantoni, il presidente dell’associazione di volontariato San Martino Francesco Venturini, i volontari che prestano il servizio in carcere e di alcuni detenuti autori delle opere a cui è stata data la possibilità di seguire la mostra nell’intera settimana.
La mostra resterà aperta fino a sabato 15 aprile dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30. Le opere potranno essere acquistate con una offerta in denaro e il ricavato sarà utilizzato per l’acquisto dei materiali per il laboratorio artistico, per le necessità del detenuto autore dell’opera e per un fondo comune.
“La mostra rappresenta la conclusione di un percorso umano e formativo che la Caritas ha avviato con i detenuti nel segno di una grande attenzione alla dignità umana, del riscatto umano e sociale e della speranza – spiega Nadia Agostini responsabile del settore carcere della Caritas diocesana -. Abbiamo scelto di concluderlo con la mostra nella Settimana Santa che rappresenta per i cristiani il segno della sofferenza, passione e morte ma soprattutto della resurrezione; un segno di speranza che è il percorso che si cerca di infondere a tutte le persone che si incontrano nel centro di ascolto in carcere. La mostra giunge a conclusione di un anno intero dedicato all’approfondimento di questo percorso umano che si esprime visivamente nelle opere dei detenuti”.
Un laboratorio artistico, attivo da quasi quindici anni all’interno del carcere, che è opportunità di socializzazione ed evoluzione relazionale mentre si apprendono le tecniche del disegno e del colore, e che rappresenta una delle varie modalità di solidarietà che, grazie all’associazione di volontariato San Martino che gestisce le opere segno della Caritas diocesana, vengono portate a favore dei detenuti durante tutto l’anno sia con aiuti di beni di prima necessità, con i colloqui nei centri di ascolto, le tombolate per il Natale e tante altre iniziative per dare conforto e beni concreti ai detenuti e alle loro famiglie. Foto: diocesi Terni Nerni Amelia ©