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Santa Maria, arriva la guida “Conoscere la tiroide”

Presentata questa mattina nella sala della direzione dell’Azienda ospedaliera di Terni, la guida “Conoscere la tiroide”, un opuscolo informativo nato dalla volontà dell’associazione AUMAT di far conoscere le patologie tiroidee e realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Temi e Narni.

Alla presentazione hanno partecipato l’autore, Elio Proietti, presidente dell’A.U.Ma.T (Associazione Umbria Malati Tiroidei), e i curatori, Camillo Giammartino, direttore della struttura di endocrinologia dell’ospedale di Terni, Maurizio Dal Maso, direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Terni, e Pietro Matteucci dell’Associazione Umbria Malati Tiroidei.

Presenti anche il presidente dell’Ordine dei Medici di Terni Giuseppe Donzelli, Daniele Giocondi, coordinatore del Tribunale dei diritti del malato, e Lorenzo Gianfelice presidente del Cesvol di Terni.

La guida in questo primo step sarà distribuita in circa 1000 copie presso gli studi dei medici di medicina generale di Terni. “La pubblicazione – precisa Elio Proietti ringraziando la Fondazione Carit che l’ha finanziata, i curatori e il Cesvol di Terni – vuole rispondere a una duplice necessità: dare informazioni corrette e comprensibili sulle patologie tiroidee e sulla loro prevenzione, dissipando anche notizie incomplete e fuorvianti che i cittadini possono spesso trovare sui media e in particolare sul web, e inoltre fornire un quadro aggiornato della loro gestione diagnostica e clinica”.

È importante saper riconoscere i sintomi e i fattori di rischio che possono far sospettare un mal funzionamento della ghiandola tiroidea, essere guidati verso un corretto e precoce approccio diagnostico ed essere informati sulle terapie disponibili nei casi patologici.

“In questo contesto occorre tener presente – spiega il dottor Camillo Giammartino – che molto è cambiato negli ultimi anni in termini di conoscenze sulle malattie tiroidee e questo comporta anche un cambiamento delle modalità in cui sono gestite. Alcuni esami che fino a pochi anni fa risuonavano familiari nella prescrizioni dello specialista o del medico di medicina generale, ora sono superati o quantomeno indicati solo in pochi e selezionati casi. Non è solo una questione legata alla necessità di evitare sprechi, ma un’appropriatezza che punta all’impiego corretto degli esami nei tempi giusti e per i pazienti giusti. Esami ridondanti ed inutili, a volte possono essere fuorvianti ed indurre all’esecuzione di altre indagini che non servono a dare risposte più adeguate”.

L’ultima ma non meno importante finalità di questo opuscolo informativo è quella di rafforzare la sinergia e il dialogo continuo tra cittadino, medico di medicina generale e specialista. “Le organizzazioni sanitarie – sottolinea il direttore Maurizio Dal Maso – hanno il compito di avvicinare le persone ai medici, informandole correttamente e coinvolgendole nei processi di cura. Abbiamo prove che l’empowerment di pazienti e cittadini migliora sotto tutti gli aspetti le cure, in particolare nelle patologie croniche, e migliora la salute generale della popolazione nella misura in cui favorisce la prevenzione. Per questo dovrebbe essere sempre considerato come parte integrante dell’attività sanitaria, la premessa per poter accedere alle prestazioni del Servizio Sanitario in tempi utili ed in maniera efficace e per divenire consapevoli di cosa significa ‘produrre valore’ in sanità nell’interesse del paziente”.

L’Associazione AUMAT, nata a Terni nel gennaio del 2010 da un’idea di Elio Proietti e del dottor Giammartino che lo aveva in cura, promuove iniziative per la prevenzione e la conoscenza delle malattie della tiroide oltre che raccolte fondi con cui ha donato alcune attrezzature al reparto di Endocrinologia. Foto: Aosp Terni ©

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