Sì al secondo inceneritore a Terni. E’ arrivata l’autorizzazione dalla Regione, la quale dà il via libero all’accensione dell’impianto di Terni Biomassa di Maratta.
“Come prevedibile – spiega il Comitato NO Inc – Terni Biomassa è stato autorizzato definitivamente. La Regione Umbria, trincerata dietro i tecnicismi normativi, non ha avuto il coraggio di fermare l’ennesimo impianto inquinante nella Conca malgrado anni e anni di mobilitazioni e iniziative cittadine; malgrado le evidenze dello Studio Sentieri, malgrado la consapevolezza generale di uno stato ambientale assolutamente compromesso. Sabato 25 marzo scendiamo in piazza in tanti. Prepariamo il ricorso al Tar. Vergogna! Nessuna istituzione ha voluto davvero tutelare la nostra città”.
Il malcontento collettivo è percepibile. La città di Terni, istituzioni a parte, ha sempre osteggiato la riapertura del secondo inceneritore. Non sono servite neanche le clamorose proteste del Movimento 5 Stelle a fermare questa decisione. “La Regione “Rossa” – parla in maniera informale su Facebook il consigliere ternano pentastellato, Federico Pasculli – ancora una volta sceglie per Terni la via più scomoda, quella che fa più comodo agli altri ma non a noi. A Perugia i cioccolatini, a noi la ‘monnezza’, ricordatevelo tra qualche anno quando vi tapperete il naso ancora una volta per votare e sentirete l’odore che si sente a Maratta oggi”.
“La Regione autorizza l’inceneritore Tozzi Holding-Terni fino al 2027, è stato inutile ogni sforzo, scavalcando le comunità e il consiglio regionale stesso. La Giunta Marini è indecente e indifferente rispetto alla grave situazione ambientale e sanitaria locale. Le istituzioni sono totalmente delegittimate”. Questo lo sfogo di Andrea Liberati, portavoce capogruppo M5S in Consiglio Regionale dell’Umbria. Foto: (archivio) Terni Life ©