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Provincia, il 22 e il 24 marzo Terni si mobilita per dire no ai tagli

Il presidente, Giampiero Lattanzi, insieme ai dirigenti e in coordinamento con la prefettura, ha promosso una mobilitazione generale per la messa in sicurezza e gli investimenti sul settore delle strade e delle scuole del territorio provinciale. Due le iniziative a Palazzo Bazzani, organizzate in due distinte date, il 22 e il 24 marzo, e per settore. Entrambe rientrano nel programma della Settimana di mobilitazione indetta dall’Upi nazionale.

“Abbiamo chiesto – dice Lattanzi – la massiccia partecipazione dei sindaci, dei consiglieri provinciali, delle associazioni di categoria, dei sindacati, delle associazioni e dei comitati cittadini e dei genitori, dei dirigenti scolastici e di tutti coloro sensibili al problema o che siano in qualche modo coinvolti e interessati. Non possiamo continuare ad andare avanti senza risposte da parte del governo, ci sono problemi che di qui a breve diventeranno vere e proprie emergenze. Quello che chiediamo è che la Provincia sia messa nelle condizioni di garantire diritti e sicurezza alla comunità”.

Le strade Il primo appuntamento sarà mercoledì 22 marzo alle 11 in sala del Consiglio provinciale con l’iniziativa sulle strade. “Come tutte le Province italiane – spiega il presidente – anche Terni ha subito dal 2014 pesantissimi tagli da parte dello Stato che hanno azzerato la possibilità sia di provvedere adeguatamente alla manutenzione della rete viaria, sia di fare i necessari investimenti per adeguamenti e miglioramenti della rete stradale esistente, in quanto una legge nazionale ha impedito alle Province di accendere nuovi mutui”. La gravissima situazione sta creando forti disagi e gravi situazioni di pericolo sui quasi 1.000 chilometri di strade di cui circa 300 di interesse regionale con ex strade statali.

Le scuole Venerdì 24 marzo invece alle 12, 30, sempre in sala del Consiglio, la mobilitazione interesserà le scuole. Nei 21 edifici fra Terni, Narni, Amelia e Orvieto la condizione è sempre più difficile e si è riversata su tutti i fruitori degli istituti scolastici, creando situazioni di disagio e di pericolo. “I tagli ci impediscono – sottolinea il presidente – sia di provvedere adeguatamente ad un’ordinaria manutenzione degli edifici scolastici che ospitano gli istituti superiori, sia di fare i necessari investimenti per adeguarli alle normative di sicurezza, per ridurre il rischio sismico, per nuove sedi o per la riqualificazione di quelle obsolete.

Agire anche su questo fronte – conclude Lattanzi – non è più rinviabile, chi di dovere deve farsi carico del fatto che quella delle scuole è una funzione fondamentale rimasta in capo alle Province e la sicurezza è un tema sul quale non si può derogare”. Foto: (archivio) Terni Life ©

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