L’amministrazione comunale di Terni, in collaborazione con le associazioni cittadine, ha organizzato per tutto il mese di marzo un ricco programma di appuntamenti legati all’8 marzo e alla riflessione sulla condizione femminile.
Non un solo giorno, quindi, né una festa, quella dell’otto marzo, ma un programma di appuntamenti (CLICCA E LEGGI IL CALENDARIO), occasioni di approfondimento, dibattiti e riflessioni sui temi dell’essere donna, della violenza di genere, delle pari opportunità e del diritto all’autodeterminazione.
Questa mattina si è tenuta a palazzo Spada la presentazione che è stata anche occasione per uno scambio di riflessioni, informazioni e proposte tra donne attivamente impegnate sul campo, per affermare il diritto delle donne ad una vita coerente e dignitosa. Tra gli spunti emersi la diffusione della cultura, quale importante strumento di indipendenza ed autonomia, e la sensibilizzazione del mondo della scuola, quale luogo di cultura, formazione, educazione sulla capacità di vivere, di comunicare, di relazionarsi.
Il calendario è stato realizzato in collaborazione con il Centro pari opportunità della Regione, la biblioteca comunale Terni, Libera…mente Donna, Coro della Casa delle Donne di Terni Vocinsieme, Ristoroom Miobio, gruppo Archeologico dopolavoro ferroviario Terni, associazione Culturale I due colli, Ali Associazione Ludosofica Italiana, fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG per Terni per Terni = Anch’io, APS Terni Donne, Plexiglass Vox, LibreOffice Italia, Centro Studi Manzoni, AMI associazione Mazziniana Italiana sezione Luigi Salvatorelli Terni, Cityplex, Liceo Musicale Angeloni, CIF Centro Italiano Femminile Terni.
“Ringrazio tutti i soggetti pubblici e privati che hanno permesso che l’otto marzo non fosse solo la giornata di celebrazione della donna – dichiara l’assessore alla Cultura Tiziana De Angelis – ma la concretizzazione di un impegno che non si esaurisce in un programma di appuntamenti, ma va ben oltre questo giorno e queste iniziative. Combattere discriminazioni, violenze, diffondere modelli non stereotipati di genere, deve essere una responsabilità condivisa. C’è tanto lavoro da fare per cambiare quei paradigmi culturali che relegano la donna ancora in ruoli subalterni”. Foto: (archivio) Terni Life ©