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Ex Novelli, la nuova proprietà cambia le carte in tavola / I sindacati chiedono incontro urgente alla Regione

Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil dell’Umbria, insieme alle Rsu e Rsa dei siti umbri dell’ex Gruppo Novelli, oggi Alimenti Italiani S.r.l., esprimono forte preoccupazione dopo l’ultimo incontro avvenuto a Roma nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza dei responsabili della società Alimenti Italiani S.r.l e delle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali.

Alla luce degli ultimi accadimenti chiedono alla Regione Umbria, Presidenza e Assessorato competente, un incontro urgentissimo per illustrare la difficile situazione in cui il progetto di acquisizione si sta venendo a trovare.

La preoccupazione dei sindacati è legata ad una serie di proposte avanzate dall’azienda relative all’abbattimento dei costi del personale e alla riorganizzazione riguardante tutti i siti del gruppo.

“Le proposte dell’azienda – scrivono i sindacati – si riducono ad un pesante abbattimento del costo del lavoro, tutto a discapito dei salari dei lavoratori e delle lavoratrici, per un totale di 5,7 milioni di euro.
Tali tagli dovrebbero riguardare sia l’azzeramento di tutti gli istituti contrattuali, sia la rinuncia a diritti e tutele, azzerando, inoltre, le professionalità e le competenze di tutti dipendenti. Il tutto secondo un percorso da completare entro il 6 Marzo 2017”.

Le organizzazioni sindacali ritengono tali proposte non percorribili e inaccettabili, in quanto spostano il peso della ristrutturazione interamente sulle spalle dei dipendenti, senza aver esplicitato in termini concreti un vero piano industriale, che spieghi al tavolo strategie e obbiettivi della nuova società.

“Non possiamo – scrivono i sindacati – mettere in discussione il contratto nazionale di categoria e la dignità dei lavoratori per una mera speculazione finanziaria finalizzata a “ricapitalizzare” l’ex gruppo Novelli.

Inoltre, riteniamo del tutto incoerente quanto presentato nell’incontro del 21 febbraio dalla società Alimenti Italiani s.r.l. rispetto ai propositi illustrati alle parti in sede ministeriale prima dell’acquisizione. “Tenere insieme il gruppo, garantire la continuità occupazionale”: queste erano le dichiarazioni e gli impegni che hanno fatto pendere la decisione verso la famiglia Greco, rispetto alle altre offerte sul tavolo, altrimenti si sarebbero prese altre decisioni. Ora non si possono cambiare le carte in tavola.

Riteniamo che un piano industriale serio e concreto debba essere messo nero su bianco e la sua sostenibilità non vada basata sui continui e ripetuti sacrifici dei lavoratori. Auspichiamo dunque percorsi pienamente concordati e condivisi tra tutti i diversi soggetti e mirati ad un serio mantenimento e sviluppo non solo delle produzioni, dei processi, dei prodotti, ma anche dei salari e dei diritti dei lavoratori”.

Inoltre, anche l’annunciata nuova procedura concorsuale, in sede Ministeriale resta tutta ancora da chiarire tra le parti.

Foto: (archivio) Terni Life ©

 

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