La seduta straordinaria del consiglio comunale dedicata alla situazione del teatro Verdi, chiuso in attesa della ristrutturazione, e alle sue prospettive si è conclusa con un rinvio in commissione degli atti per un ulteriore approfondimento.
La successiva discussione, con l’obiettivo di giungere ad un atto condiviso, dovrebbe tener conto dei punti di vista dei cittadini e delle associazioni intervenuti lunedì pomeriggio durante la seduta.
La seduta aveva preso il via da due atti d’indirizzo, uno della maggioranza, illustrato da Andrea Cavicchioli e l’altro di Enrico Melasecche.
Con l’atto di Melasecche si chiede tra l’altro che il consiglio impegni la giunta e il sindaco a confrontarsi con la città e a precisare quale idea progettuale l’amministrazione intenda perseguire; a riorganizzare “l’intera procedura, correggendo gli errori madornali”; a prendere contatti con la Regione e la Fondazione Carit; a verificare la sicurezza statica della galleria dell’ex cinema, a spiegare come mai il precedente atto d’indirizzo approvato dal consiglio nel maggio del 2015 non abbia avuto alcun seguito.
Con l’atto d’indirizzo di maggioranza, illustrato da Andrea Cavicchioli, si chiede invece che il consiglio impegni il sindaco e la Giunta a chiedere alla fondazione Cassa di Risparmio e a tutti i soggetti istituzionali preposti, il coinvolgimento formale nel percorso di recupero del Teatro Verdi, “prevedendo l’individuazione condivisa di supporti tecnici per l’elaborazione di un progetto complessivo per gli assetti architettonico-strutturali e per la gestione diretta ad assicurare economicità e servizi idonei, con l’indicazione delle migliori ipotesi realizzative per un teatro finalizzato alla programmazione artistica e alla produzione con tecnologie avanzate e non invasive, salvaguardando i lavori già effettuati e le risorse disponibili ed individuando concrete linee di finanziamento”.
Per la Giunta è intervenuto l’assessore ai lavori pubblici Stefano Bucari che ha assicurato che l’amministrazione “sta lavorando e continuerà a lavorare per il recupero del teatro come simbolo della città”.
“Abbiamo già investito somme considerevoli insieme alla Regione e presto sarà avviato il cantiere per la ristrutturazione della torre scenica e il consolidamento della copertura, interventi per i quali è richiesto un anno di tempo”.
“L’intervento che si andrà a realizzare non potrà prescindere dalla sostenibilità finanziaria e gestionale della struttura. Lo studio di fattibilità dunque dovrà prevedere un piano economico serio per la restituzione del Verdi alla città che resta comunque un obiettivo da perseguire possibilmente in tempi brevi. La variante urbanistica cui è stato fatto riferimento – ha detto infine Bucari – è stata ritirata”.
Da parte di diversi cittadini, tecnici e rappresentanti di associazioni intervenuti è arrivato l’invito all’amministrazione a fermare il progetto di consolidamento, a non farlo partire “se prima non si è deciso in quale direzione concludere il restauro del teatro”, che comunque in molti chiedono di indirizzare verso il recupero del progetto polettiano, evitando soluzioni di basso profilo.
Prima della chiusura della seduta il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle ha presentato un emendamento all’atto d’indirizzo del centro-sinistra con la quale si chiede al consiglio di proporre alla giunta la presa in carico dell’organizzazione della progettazione congiunta con le associazioni per lo studio di fattibilità che parta dall’originario progetto del Poletti e di fissare un cronoprogramma certo per gli interventi.