buffetti
buffetti
cottorella
LUMINAE
Italia Life
tecno adsl

La scuola italiana Beni Comuni a Terni: un percorso formativo sulla cura della città

La scuola italiana Beni Comuni, ideata da Euricse, Labsus e università di Trento, arriva a Terni il 10 febbraio, alle 14,30, nella biblioteca comunale, su iniziativa della Amministrazione Comunale e di quella Regionale.  

Ripartire dai beni comuni. Le possibilità di un nuovo sviluppo legate alla gestione condivisa dei beni comuni” questo il tema del seminario durante il quale sarà presentata l’offerta formativa Sibec.

Mentre a livello nazionale è già aperta l’edizione 2017 del laboratorio di formazione itinerante Sibec, la Regione Umbria ha scelto, infatti, di promuovere – con finanziamenti del fondo Sociale Europeo, affidandone l’attuazione alla scuola di amministrazione Pubblica Villa Umbra –  un percorso formativo specifico per l’Umbria, rivolto ad amministrazioni ed enti locali, cooperative e imprese sociali, associazioni di volontariato e cittadini interessati ad acquisire competenze nella gestione condivisa dei beni comuni.

La proposta è del Comune di Terni, che attraverso la consulta Democrazia partecipativa di Anci Umbria ha segnalato l’esigenza formativa specifica in materia. Prevista la possibilità di borse di studio sia per gli amministratori pubblici che per i cittadini umbri: l’intento è quello di riuscire a tradurre le capacità propositive dei soggetti locali in progetti imprenditoriali, incentrati su una gestione sostenibile e condivisa dei beni comuni presenti nella regione.
“L’iniziativa costituisce una grande opportunità per lo sviluppo socio-economico del territorio, sia al livello regionale che per Terni. Attingere – dichiara Francesca Malafoglia, vicesindaco di Terni e coordinatrice della consulta Democrazia partecipativa di Anci Umbria – a risorse come il Fse per una gestione innovativa del patrimonio pubblico assume una valenza strategica: l’innovazione consiste nel cambio di paradigma insito nella gestione condivisa, che comporta una nuova modalità di stare dentro le amministrazioni e di relazionarsi con il territorio”.

I primi moduli della formazione saranno svolti a Terni, che in questa fase si sta misurando con il riconoscimento di area di crisi industriale complessa, con la possibilità però di replicarli, e contestualizzarli, in altre città della Regione. 

“L’Umbria – dichiara Gregorio Arena, presidente di Labsus e docente Sibec – è un territorio ricchissimo di energie e di risorse: l’amministrazione condivisa dei beni comuni può essere la strada per mettere a frutto capacità e competenze presenti localmente, costruire relazioni e far emergere le proposte dai territori, trasformandole in progetti concreti di rigenerazione e sviluppo per le  comunità”.

Foto: (archivio) Terni Life ©

Print Friendly, PDF & Email