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Terni Biomassa, Cecchini: “La concessione dell’autorizzazione integrata spetta alla conferenza dei servizi”

Nell’audizione di ieri, in seconda commissione, sull’inceneritore “Terni biomassa” l’assessore regionale all’ambiente, Fernanda Cecchini, ha spiegato che la concessione dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) non spetta alla Regione ma alla Conferenza dei servizi, che si terrà lunedì.

“Spetta alla Conferenza dei servizi, prevista per lunedì, il rilascio dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) relativamente all’inceneritore Terni Biomassa, che comunque risulta già autorizzato; la Regione non può entrare in normative di competenza nazionale ed europea, non senza precise relazioni tecnico-scientifiche che accertino un pericolo di inquinamento”: lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente Fernanda Cecchini ai membri della Seconda commissione, presieduta da Eros Brega, durante l’audizione odierna, richiesta dal capogruppo della Lega Nord, Emanuele Fiorini.

“Non si può autorizzare l’inceneritore – ha detto Fiorini – quando ancora non sappiamo con dati certi quante sono le malattie tumorali sviluppate nel territorio, i problemi legati alla tiroide, il forte incremento degli aborti, ma sappiamo che la popolazione ternana vive con questi problemi e con queste paure. Lo stesso presidente dell’Arpa, Ganapini, ebbe a dire in commissione che Terni è peggio di Taranto, quindi è impensabile accendere un altro inceneritore”.

“Non possiamo limitarci a dire che si tratta di un atto tecnico e non di competenza regionale – ha detto Andrea Liberati (M5s) – anche perché dati ce ne sono: un allevamento su quattro fra quelli all’aperto è andato perduto a causa della presenza di diossine, rilevate dall’Arpa, proprio nella zona dell’inceneritore.  Non possiamo permetterci che peggiori la situazione relativamente alla qualità dell’aria e delle acque. Questi signori che attendono l’autorizzazione con impazienza dovranno aspettare”.

“Nella città di Terni c’è un problema grosso – ha sottolineato Nevi (FI) – ed è rappresentato dalla rabbia della gente che vede la politica non fare niente. Occorre fare uno studio approfondito, sviluppare il Piano per la qualità dell’aria per il quale è stato previsto un tavolo tecnico mai riunitosi. La gente vede il nulla e non è possibile andare avanti così. Chiediamo pareri legali, vediamo se si può evitare la riaccensione dell’inceneritore, facciamo qualcosa, qualcuno vada dal ministro e gli dica che a Terni abbiamo un problema”.

Il presidente della commissione, Eros Brega (Pd), ha detto che “al di là delle azioni tecniche, che spettano alla Conferenza dei servizi, dobbiamo chiederci se sia possibile anche un’azione politica che ci consenta di prendere atto che la situazione a Terni è drammatica, con una comunità che è stressata e sfiduciata, e vede in noi delle responsabilità, per cui, prima di decidere di agevolare l’impresa che ha in gestione l’inceneritore, stabiliamo il percorso più adatto, che non crei ulteriori difficoltà, altrimenti verremo tutti travolti”.

Foto: (archivio) Terni Life ©

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