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EX ASSESSORE DELLA GIUNTA CIAURRO, OGGI ISPETTORE CAPO DEL LAVORO: NEI GUAI PER ABUSO D’UFFICIO

(r. f.) Ex assessore nella Giunta Ciaurro, liberale di centrodestra, oggi molto vicino al centro sinistra. Braccio destro del ministro Poletti, autore dei decreti attuativi sul Job Act, il ternano Paolo Pennesi, attualmente direttore del nuovo ispettorato del lavoro, è nei guai per abuso d’ufficio.

“Dopo i problemi creati all’ex giunta di centrodestra di Renata Polverini (lo scandalo delle famose divise d’oro) l’umbra So.Ge.Si., specializzata nel settore della manutenzione delle divise sanitarie – scrive il Corriere della Sera – inguaia anche Paolo Pennesi, direttore del nuovo ispettorato del lavoro. Nei giorni scorsi il pubblico ministero Francesco Dall’Olio ha chiuso gli approfondimenti e ora si prepara a chiedere il processo per abuso d’ufficio nei confronti del manager pubblico, all’epoca direttore generale dell’ispettorato del lavoro presso il ministero, e del suo ex collaboratore Marco Esposito.

La vicenda risale al 2013. Dopo aver vinto un appalto per la fornitura di divise alla sanità, la So.Ge.Si contravveniva agli impegni presi circa l’assunzione di personale dell’appaltatrice che l’aveva preceduta, la Adapta (che, assistita dall’avvocato Pierpaolo Dell’Anno, ha presentato l’esposto da cui tutto è partito). E anziché assumere direttamente 36 lavoratori, subordinava la loro presa in carico alla relativa messa in mobilità da parte della stessa Adapta, in modo da percepire indebiti sgravi contributivi previsti dalla legge. Una procedura illegittima attraverso la quale l’Inps sarebbe stata truffata per circa 434mila euro.

Al ministero la faccenda veniva intercettata dall’ispettrice Silvia Tomassetti che, dopo aver redatto un’informativa di reato a carico dei legali rappresentanti della So.Ge.Si. e dell’autorità giudiziaria, veniva bloccata proprio da Pennesi e da Esposito, preoccupati forse dalle conseguenze per So.Ge.Si. di quell’informativa che non venne spedita. Secondo i carabinieri – continua il Corriere della Sera – del nucleo ispettorato del lavoro di Roma che hanno condotto le verifiche, i due dirigenti neutralizzavano l’operato dell’ispettrice inducendola a non inoltrare all’autorità giudiziaria l’informativa, favorendo di fatto la So.Ge.Si che di lì a poco si sarebbe appropriata dello sgravio contributivo. Pennesi, a questo punto, potrebbe decidere di farsi ascoltare dai magistrati”.

Foto: web ©

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