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E’ uscita questa mattina, sulla rivista La Verità, una notizia relativa all’Operazione Spada nella quale si dichiara che il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, sarebbe nel registro degli indagati. Tra i documenti che dimostrerebbero la tesi quello datato il 23 marzo 2016, spedito dalla Questura alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni per reati contro il patrimonio e la pubblica amministrazione: tra i nomi presenti anche quello del sindaco Di Girolamo. Il primo cittadino – scrive La Verità – ribadisce di “non sapere di essere indagato, di non aver mai ricevuto nessun avviso di garanzia, nè di aver avuto perquisizioni o sequestro di oggetti come personal computer o altro”.
Il Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle interviene e ricorda la sua richiesta, presentata venerdì 2 dicembre, “con la quale aveva formalizzato via pec una richiesta di un consiglio straordinario urgente, proprio per avere chiarimenti da parte del Sindaco Di Girolamo circa la sua posizione relativamente alle indagini, soprattutto rispetto ad un suo eventuale coinvolgimento. Il Sindaco dopo aver sommariamente negato, ha dichiarato di non aver ricevuto avvisi di garanzia in merito. Oggi – continua la nota di M5S Terni – a seguito delle nuove indiscrezioni di stampa, si riafferma con maggiore urgenza il bisogno di spazzare via ogni ombra sul pericoloso binomio politica-affari su cui stanno indagando gli inquirenti, mostrando il certificato di cui all’art. 335 del codice di procedura penale, che potrebbe riportare l’eventuale iscrizione nel registro degli indagati. Un primo gesto di responsabilità nei confronti di tutti i cittadini”.
Di Girolamo come già in altre occasioni ha dichiarato la sua massima fiducia nel lavoro della magistratura
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