Sulla maxi inchiesta scattata questa mattina a Palazzo Spada (LEGGI) interviene il Movimento 5 Stelle:
“L’intervento – scrive il gruppo consiliare M5S Terni in una nota – della magistratura a fronte di situazioni di palese criticità è un atto di normalità a cui forse non eravamo più abituati ma che per noi era inevitabile. Abbiamo presentato decine di interrogazioni, di atti formali, decine di richieste di accesso e ci siamo scontrati con muri di gomma che sembravano insormontabili. Atti e segnalazioni inerenti agli argomenti su cui sembrerebbe concentrarsi l’indagine. Nelle prossime ore consegneremo ulteriori documenti e informazioni in merito.
Il timone del predissesto, manovra che dovrebbe, secondo il Partito Democratico, risanare il bilancio del comune, in base a quanto sta emergendo in queste ore, potrebbe essere gestita da persone coinvolte nell’indagine. Come può chi deve pensare a salvare se stesso tirare fuori dal fango questa città?
C’è una verità che ormai non può più essere negata: il buco del comune ha riempito le casse delle aziende amiche attraverso una sistematica pianificazione degli appalti volti non a tutelare gli interessi del cittadino ma quelli del Partito. Questione morale che non abbiamo mai smesso di denunciare.
Avevamo promesso che avremmo aperto tutti i cassetti e lo stiamo facendo. L’ingresso del M5S a Palazzo Spada ha trascinato un comune immerso nella penombra alla luce sole. Non ci arrenderemo di fronte alla decadenza dentro cui ci hanno portato.
Terni deve rialzare la testa, è ora di restituire dignità alle istituzioni e di liberare le forze migliori, ricordando che le competenze non hanno tessere di partito. Noi siamo pronti”.
Foto: TerniLife ©