Con Libere di Volare il Progetto Mandela riapre i laboratori gratuiti 2016-2017 diretti ai giovani dai 16 ai 30 anni. Quest’anno il Progetto – che verrà illustrato nel dettaglio venerdì 28 ottobre alle 15.30, al Caos – si sdoppia e propone due percorsi differenti, uno legato alla produzione teatrale, in cui il teatro è luogo di comunicazione di valori e uno alla produzione di una Web-serie, che sperimenta un altro linguaggio per la diffusione di una cultura dei diritti. Entrambi i percorsi saranno legati dalla stessa tematica: il diritto all’istruzione delle bambine e delle ragazze nel mondo, diritto ancora troppo spesso negato.
Con il titolo Libere di Volare verrà portata come esempio la storia di Malala Yousafzai, giovane attivista pachistana insignita nel 2014 del Premio Nobel alla Pace, e si farà un quadro sulla situazione mondiale e nazionale cercando, attraverso la narrazione artistica, di stimolare una riflessione sui diritti fondamentali e la loro applicazione in tutti gli ambiti.
I laboratori teatrali, di drammaturgia, recitazione, scenografia, costumi e di comunicazione si concluderanno a fine aprile con uno spettacolo teatrale. Questi sono finanziati dai fondi dell’8×1000 della Chiesa Valdese, contano sul contributo del Comune di Terni e dell’Arci e vedono la collaborazione del Caos .
Il progetto Web-Serie, invece, è stato elaborato e verrà realizzato insieme a Il Pettirosso, e vede come partner la Casa delle Donne, Monimbò e l’associazione Per un sorriso Monica De Carlo che faranno da consulenti, supervisori e testimoni. Saranno attivati laboratori di video, audio, sceneggiatura e comunicazione. La serie sarà messa on line a partire da maggio 2017. Il progetto è finanziato dalla Regione dell’Umbria ed è reso possibile anche grazie al contributo della FUIS erogato nell’ambito del concorso d’idee Smart Pitch.
“Mi interessa mettere in evidenza – dichiara l’assessore alla Cultura Tiziana De Angelis – il grande consenso dell’Amministrazione intorno ai temi da sempre trattati dal Progetto Mandela che rappresenta una delle esperienze culturali più lunghe e importanti della città. Una attività quella del Progetto che stimola a riflettere sui temi dei diritti umani, dell’inclusione sociale, delle pari opportunità che dovrebbe aiutare a riappropriarci tutti di una dimensione più umana. Il metodo adottato dal Progetto, quello del confronto dei giovani con professionisti in uno scambio di stimoli e competenze rappresenta una grande risorsa per la formazione della capacità critica e la presa di coscienza delle problematiche legate ai Diritti Umani”.
Mi auguro – prosegue l’assessore – che la questione degli spazi ancora in via di definizione, possa essere temporaneamente risolta con la soluzione provvisoria trovata grazie anche all’aiuto della Provincia che da metà novembre dovrebbe mettere a disposizione alcuni spazi dell’ex Provveditorato, permettendo così la prosecuzione dello svolgimento di gran parte dei laboratori in un luogo solo. Mentre il Comune sta risolvendo la collocazione del cento per i Diritti Umani negli spazi dell’ex Foresteria.”
Il Progetto Mandela collabora anche con l’Arci per quanto riguarda il coinvolgimento di giovani profughi ospitati a Terni, che fin dall’anno scorso hanno preso parte a un percorso di integrazione attraverso le pratiche teatrali che ha portato alla realizzazione non solo dello spettacolo finale di Progetto Mandela 2015/2016, Grand Hotel Europa, ma ha realizzato con Nel Mare di mezzo, uno spettacolo teatrale per la stagione estiva di Carsulae. Il cammino congiunto prosegue e si rafforza con la collaborazione in vari ambiti che vanno dalla costruzione delle scenografie all’organizzazione di seminari musicali.
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