“L’ospedale di Narni-Amelia verrà realizzato modificando, parzialmente e rapidamente, il progetto iniziale di copertura finanziaria e mantenendo l’idea originaria di struttura vocata essenzialmente alla riabilitazione, ma anche strettamente legata al territorio, con attività sanitarie di piccola e media chirurgia, in stretta collaborazione con il presidio ospedaliero di Terni”.
Lo rende noto l’assessore regionale alla Sanità, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, a seguito dell’incontro convocato il 21 ottobre, a Palazzo Donini – presenti fra gli altri la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il sindaco e il vice sindaco della città di Narni – per fare il punto della situazione sui servizi sanitari del comprensorio narnese.
“È stata una riunione positiva – sottolinea Barberini – nella quale è stato programmato quello che sarà il più importante intervento di edilizia sanitaria sul territorio regionale nei prossimi dieci anni. È stata confermata la necessità di realizzare un intervento atteso da trent’anni e necessario per dare risposte più efficaci ai bisogni di salute dei cittadini, in questa parte del territorio regionale e dell’Umbria in generale. Ci sarà un impegno di spesa di circa 55 milioni di euro, sostenuto interamente con risorse pubbliche. Alla luce delle modifiche previste dal nuovo Codice degli appalti, infatti, il progetto iniziale di copertura finanziaria con capitale misto pubblico-privato, attraverso il ‘project financing’ con un ridotto apporto economico del privato, non è più praticabile. Circa 19 milioni di euro – spiega l’assessore – saranno garantiti dallo Stato attraverso l’ex art. 20 della legge 67/88, che finanzia interventi di programmazione sanitaria. La parte restante sarà coperta con risorse della Usl Umbria 2, anche ricorrendo a strumenti di finanziamento bancari a medio e lungo termine, vista la certificata bancabilità dell’intervento e la possibilità dell’azienda di accendere mutui”.
“L’obiettivo – continua Barberini – è quello di realizzare un ospedale innovativo, diverso dai modelli classici, che ponga anche particolare attenzione al contesto ambientale e al recupero energetico, a metà tra struttura orientata alla riabilitazione e presidio ospedaliero di territorio, basato su in interventi chirurgici di media entità, realizzabili esclusivamente in ‘day’ e ‘week surgery’, in sinergia con l’Azienda ospedaliera di Terni, più dedicata all’alta specializzazione, per la quale il nuovo nosocomio sarà un supporto importante. Tutto questo – continua l’assessore – permetterà di dare una risposta significativa al tema della riabilitazione, settore carente in Umbria soprattutto nella parte sud della regione dove si registra da anni una mobilità passiva rilevante, e di alleggerire l’ospedale di Terni da interventi di piccola e media chirurgia, snellendo le liste di attesa per i cittadini
“Nel nuovo ospedale – spiega ancora Barberini – saranno previsti circa 60 posti letto dedicati alla riabilitazione, 30 per la chirurgia in ‘day’ e ‘week surgery’ articolata in Ortopedia, Ginecologia e Chirurgia generale, 20 per la medicina, 14 per la dialisi, 9 posti tecnici e 4 per l’osservazione breve. È inoltre prevista un’ala specifica, anche con accesso autonomo, con 20 posti per la ‘Rsa’, nell’ottica di un potenziamento dell’offerta di servizi post acuzie, di cui in Umbria c’è particolare bisogno, tanto che questo tema sarà inserito anche nel nuovo Piano sanitario regionale, per permettere di raggiungere gli standard previsti al livello nazionale”.
Per realizzare tale progetto, Barberini spiega che “si è deciso di fare una ‘Cabina di regia regionale’, coordinata dall’assessorato alla Sanità, coinvolgendo gli enti locali interessati, per supportare la Usl Umbria 2 nelle fasi di ridefinizione del piano, di progettazione esecutiva, di espletamento delle gare e di realizzazione della struttura”.
L’assessore chiarisce anche che “tutte le procedure per la costruzione del nuovo ospedale inizieranno immediatamente, con un cronoprogramma in via di analitica definizione mentre, nel frattempo e per tutto il periodo necessario per la realizzazione della struttura, si valorizzeranno i presidi ospedalieri di Narni e Amelia, senza alcun ridimensionamento delle attività ma promuovendo una loro riorganizzazione, con l’obiettivo di renderli sempre più sinergici con l’Azienda ospedaliera di Terni”.
A tale proposito Barberini fa sapere che “il 4 ottobre scorso, grazie all’impegno della Direzione generale della Usl Umbria 2, è stato definito un accordo con l’Azienda ospedaliera di Terni e l’Università degli Studi di Perugia, sede ternana, per una piena attuazione di questo percorso di adeguamento e valorizzazione dei due ospedali, con un’articolata allocazione e sempre nell’ottica della sinergia con Terni, delle attività della chirurgia urologica, di quella della parete addominale e di quella flebologica, oltre che il completamento di tutta l’attività chirurgica integrata e l’avvio di attività formative e didattiche”.
“Tutto ciò – conclude l’assessore – insieme a quanto già realizzato in questi mesi, con l’istituzione del centro polispecialistico ambulatoriale pediatrico, del Centro donna e di quello provinciale di secondo livello per lo screening, l’incremento dell’attività di chirurgia generale e ginecologica e il potenziamento della medicina generale, conferma l’impegno assunto dall’Azienda sanitaria nel novembre 2015, nel momento in cui si è dovuto procedere alla chiusura del punto nascita di Narni”.
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