Siderurgia, chimica, alimentare, ricerca e ambiente sono i pilastri su cui poggia il programma di sviluppo contenuto nel riconoscimento di Terni-Narni come area di crisi complessa.
Il progetto è stato presentato oggi al Comune di Terni dal vice presidente della Regione con delega allo sviluppo Fabio Paparelli e dai sindaci di Terni, Leopoldo di Girolamo e Narni, Francesco de Rebotti. L’obiettivo è presentare un programma integrato entro 120 giorni al governo per definire il protocollo d’intesa attraverso il quale verranno finanziati i progetti. Le risorse proverranno dalla legge 181, dalla Regione e da altre fonti di finanziamento e saranno correlate al numero e soprattutto alla qualità dei progetti di innovazione e sviluppo che produrrà il territorio.
L’area di riferimento è stata ampliata anche alla Valnerina e alla Centrale umbra per quanto riguarda soprattutto il settore alimentare, mentre siderurgia e chimica saranno concentrati su Terni-Narni. La Regione ha ribadito l’impegno al completamento della piastra logistica e alla bretella di San Carlo potendo arrivare ad una compartecipazione finanziaria complessiva pari a 36 milioni di euro. “Il territorio – hanno detto Paparelli, di Girolamo e de Rebotti – deve scommettere sul manifatturiero 4.0, puntando su innovazione e ricerca, ambiente ed energia. I progetti dovranno essere tutti di qualità e avviati entro tre anni. Il soggetto recettore sarà Invitalia ma la Regione ha annunciato la costituzione di un comitato di coordinamento e controllo composto da istituzioni, associazioni di categoria e parti sociali, guidato dai sindaci di Terni e Narni.
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