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Confermato un nuovo inceneritore da 130mila tonnellate per l’Umbria dal decreto Sblocca Italia. Pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale il decreto del Presidente del Consiglio del 10 agosto che prevede l’applicazione dell’art. 35 che “di fatto rompe il principio dell’autosufficienza, dello smaltimento dei rifiuti a livello regionale e si crea una rete di smaltimento dei rifiuti a livello nazionale” come annunciato dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti al termine della Conferenza Stato-Regioni lo scorso febbraio.
Pronto ad attivarsi il Comitato No Inceneritori di Terni su quello che è “un segnale di allarme per Terni”.
“Malgrado – scrive il comitato – le note inviate dalla Commissione Europea e da vari enti come regioni e Arpa comprese quelle Umbre, il piano nazionale di bnuovi inceneritori non dovrà nemmeno passare la fase di VAS, Valutazione Ambientale Strategica. Ovviamente per Terni questo è un segnale di allarme e dovrà ora la Regione mettere nero su bianco quale prevedono sarà la soluzione. La versione degli accordi interregionali di cui ha tanto parlato la Presidente Marini dove sono? cosa prevedono? Non ci risulta infatti nulla. Ma soprattutto che è logica è quella di produrre rifiuti da mandare a incenerimento magari in un’altra regione e non lavorare alla rimodulazione degli impianti di trattamento meccanico oggi esistenti con tecnologie che recuperano materia da riciclare dall’indifferenziato? Solo così non si useranno inceneritori e non si riempiranno discariche fino al collasso”.
Il comitato alza la testa e organizza un incontro per mercoledì prossimo al Centro Sociale Il Rivo alle 21.
Foto: (archivio) TerniLife ©
