“La ‘truffa del dolore” che ha portato agli arresti delle persone coinvolte è l’ennesima dimostrazione, se ce ne fosse stato bisogno, di come le attività sanitarie e di assistenza debbano rimanere pubbliche ed essere sottoposte a continui controlli, per evitare che sulla salute possano verificarsi speculazioni e imbrogli”. È quanto si legge in un ordine del giorno approvato oggi, 28 settembre, dal direttivo della Cgil di Terni riunito presso la sede della Camera del Lavoro.
“In un paese moderno e civile – continua l’odg – l’assistenza e la cura non possono essere delegate ad attività imprenditoriali il cui unico scopo rimane il profitto fine a se stesso. Sulla salute – scrive ancora la Cgil – fondamentale è il ruolo del sistema pubblico e, là dove si dovessero inserire i privati attraverso convenzioni e accreditamenti certificati, maggiori devono essere i controlli di qualità ed efficienza”. Per la Cgil di Terni, poi, “non convincono i processi di privatizzazione anche nelle attività di distribuzione del farmaco, perché non esiste il solo valore economico, ma prevalentemente quello sociale”.
Dunque, la Cgil di Terni, insieme a Federconsumatori Terni, adotterà “tutti i dispositivi a disposizione per impedire che si realizzi la deriva del sistema delle farmacie municipali e si tutelino cittadini e consumatori”. Cgil e associazione dei consumatori chiedono anche che “vengano attivate tutte le forme di collaborazione regionale nel sistema delle Farmacie comunali presenti in Umbria”.
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