Importante risultato nella battaglia di Confartigianato per garantire alle imprenditrici artigiane il diritto a coniugare attività d’impresa e impegni familiari e colmare le disuguaglianze rispetto alle dipendenti. E’ stato finalmente adottato il Decreto del Ministro del Lavoro e del Ministro dell’Economia e Finanze che consente alle imprenditrici artigiane di poter usufruire del voucher baby-sitting.
Silvia Tamburini, Presidente del Gruppo Donne Impresa Confartigianato Imprese Terni, commenta così lo strumento, introdotto, in via sperimentale e nel limite di 2 milioni di euro per il 2016, che permette di superare la disparità tra imprenditrici e lavoratrici dipendenti. Il decreto prevede, infatti, la possibilità per le madri imprenditrici e lavoratrici autonome di richiedere, in sostituzione (anche parziale) del congedo parentale, tale contributo o per il servizio di baby-sitting o per i servizi per l’infanzia (erogati da soggetti sia pubblici che privati accreditati).
“Le mamme – sottolinea la Presidente Tamburini – sono tutte uguali, indipendentemente dal lavoro che svolgono. Fare figli è un bene per tutto il Paese e deve essere un diritto garantito a tutte le donne, rendendo disponibili a tutte quei servizi e quelle condizioni indispensabili affinchè non siano costrette a scegliere se lavorare o fare figli”.
La Presidente Tamburini sottolinea la necessità di rendere strutturale il voucher che aiuta le imprenditrici a conciliare lavoro e famiglia.
“E’ necessario – aggiunge – superare definitivamente l’incomprensibile disparità di trattamento tra dipendenti e imprenditrici. Una discriminazione particolarmente odiosa nei confronti delle titolari d’impresa escluse dagli interventi a tutela della maternità previsti per le lavoratrici dipendenti e che attualmente non godono di alcun sostegno per coniugare gli impegni professionali con la cura della famiglia”.
Foto: Confartigianato Terni ©