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TERNIBIOMASSA RIATTIVA INCENERITORE, COMITATO NO INC: “PERCHÈ IL COMUNE NON FA UN ESPOSTO?”

A breve Ternibiomassa riattiva l’inceneritore perché avrebbe ottemperato alle prescrizioni poste da Arpa e “riparte nella totale impunità”, scrive  il Comitato No Inceneritori che ricorda quelle violazioni “commesse volontariamente e che hanno avuto ricadute ambientali.

“Perché dovrebbero spiegarci – scrive in una nota il Comunitato No Inceneritori – che fine hanno fatto quelle violazioni commesse volontariamente, e quindi segno di una intenzionalità nel compiere una infrazione, che hanno come conseguenze ultime, maggiori e peggiori ricadute delle emissioni in termini ambientali. Si bruciavano infatti 170mila tonnellate di pulper invece delle 100mila autorizzate, e 7 tonnellate all’ora invece di tre. Si attribuivano codici diversi alle ceneri post combustione, lo strumento di misurazione degli inquinanti sarebbe stato manomesso, veniva dichiarato fermo l’impianto mentre invece dal carico/scarico combustibile risultava in funzione. Se tutto questo fosse continuato indisturbato? E soprattutto, cosa che lascia davvero basiti, è verificare che Tozzi Holding ha messo in campo questo comportamento in una città in cui l’attenzione generale sul tema inceneritori è altissima, come attento è lo studio e l’accesso agli atti da parte di cittadini e comitati, la pressione sulla politica affinchè intervenga è costante e dura da anni. Insomma, verifichiamo che probabilmente Ternibiomassa era convinto di poter agire nell’impunità. In parte gli è andata bene. Ci chiediamo se in Procura tutto questo sia stato preso in considerazione; non ci stupirebbe nemmeno più di tanto il silenzio di questa”.

Il Comitato chiede al Comune che cosa abbia intenzione di fare. “Perché – continua la nota –  non raccoglie tutta la documentazione necessaria, verbali, analisi, relazioni, e non fa un esposto contro Ternibiomassa? Se è vero che la maggioranza, come ripetuto dal capogruppo Cavicchioli anche ultimamente per la vicenda rifiuti romani, è contraria alla riaccensione non avrà certo difficoltà il sindaco a trovare una sponda in Consiglio Comunale. E già che c’è renda pubblico il contenuto dell’incontro avuto in estate con uno dei fratelli Tozzi, proprietario dell’inceneritore”.

Foto: (archivio) TerniLife ©

 

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