“Il Comune di Terni nella gestione del post sisma si è mosso con tempestività, competenza, dedizione. A un’ora è mezza dalla scosa è stata fatta la ricognizione di eventuali segnalazioni, data comunicazione alla città, attivato il Coc della Protezione civile. Stessa solerzia per il patrimonio edilizio scolastico, sottoposto a verifica a stretto giro. Questo è un modo di procedere serio e costruttivo, fare polemiche a tutti i costi, attribuire frasi mai dette è un modo di fare di portata molto limitata”, dichiara l’assessore ai Lavori Publici Stefano Bucari.
“Questa mattina – prosegue l’assessore – c’è stato un confronto proficuo e costruttivo in commissione consiliare. Di altro tenore mi sembrano, invece, le prese di posizioni, per fortuna isolate, che parlano di mie dichiarazioni tranquillizzanti o peggio ancora non corrispondenti alla realtà. Ribadisco che tutti e 62 gli edifici scolastici comunali sono agibili, come ribadisco che dalle verifiche non sono emersi danni derivati dal sisma, quindi la situazione delle scuole è immutata. Il Comune di Terni negli ultimi venti anni ha speso circa 40 milioni di euro, prestando fede agli obblighi normativi che si sono succeduti dal ’97 in poi. Mai detto che tutti gli edifici scolastici comunali siano antisismici, rispecchiano la situazione italiana, umbra e ternana degli edifici pubblici e privati: alcuni edifici sono stati oggetto di miglioramento sismico, altri di nuova realizzazione sono antisismici, altri ancora non sono stati oggetto di interventi specifici. Tutti gli edifici hanno superato il terremoto del ‘97 e laddove si sono registrati danni questi sono stati riparati, con un miglioramento degli edifici interessati.
In un’operazione di trasparenza assoluta, pubblicheremo le schede in possesso del comune di Terni a riguardo dei singoli edifici. In essa sono riportati i dati salienti e le loro caratteristiche anche normative. Una mappatura essenziale per utilizzare le poche risorse disponibili nel migliore dei modi. Il terremoto devastante e oltremodo luttuoso del 24 agosto 2016 deve essere di stimolo affinché si attivino risorse europee e nazionali sul fronte prevenzione, ad iniziare dagli edifici pubblici, senza dimenticare il tema del patrimonio privato che è quello statisticamente più vulnerabile. Continueremo a investire risorse proprie, ma soprattutto ci attrezziamo dal punto di vista della ricognizione e della progettualità pronti ad utilizzare eventuali, auspicabili, interventi legislativi che mettano a disposizione i finanziamenti necessari”.
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