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LOTTA ALLA POVERTÀ, SUSSIDI DAL “SIA” / A CHI SI RIVOLGE

Dal 2 settembre 2016 i cittadini interessati possono presentare, presso i Servizi sociali dei Comuni di residenza, le domande per poter accedere ai benefici previsti dal “Sia” (Sostegno per l’inclusione attiva), una misura nazionale di contrasto alle povertà che prevede l’attivazione tramite Inps di sussidi da un minimo di 160 euro a un massimo di 400, per un periodo di 12 mesi, attraverso una “card” erogata da Poste Italiane Spa. È quanto ricordano, in una nota congiunta, il vicepresidente della Regione Umbria e assessore al Lavoro, Fabio Paparelli, e l’assessore regionale a Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini.

I destinatari del “Sia” sono famiglie con minori, donne in attesa di un figlio, e nuclei familiari con figli disabili, con un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) pari o inferiore a 3mila euro. È prevista l’erogazione di un contributo economico, a fronte dell’adesione del nucleo familiare a un programma sociale e lavorativo, attraverso il quale il cittadino s’impegna a superare la condizione di disagio.

Le risorse nazionali stanziate per il “Sia” sono pari a 750 milioni di euro per il 2016, mentre nel 2017 verranno aumentate fino a 1 miliardo di euro di cui quasi 20 milioni per la Regione Umbria. Per persone e famiglie escluse dal beneficio del “Sia” (ad esempio adulti senza figli minori o con bambini ma con un Isee superiore 3mila euro), la Regione Umbria ha esteso le misure nazionali ampliando la platea dei destinatari e il parametro Isee, con 12 milioni di euro, provenienti da fondi europei.

“In Umbria, per il combinato disposto tra risorse nazionali e della Regione Umbria – spiegano Paparelli e Barberini – saranno messi a disposizione circa 54 milioni di euro per il prossimo triennio, finalizzati al sostegno di azioni di contrasto e lotta alle povertà. L’obiettivo è aiutare famiglie e persone vulnerabili a modificare in positivo la loro condizione economica, attraverso progetti che ne favoriscano l’avvicinamento al mondo del lavoro e della formazione, per consentire ai cittadini interessati di potersi reinserire e superare così una condizione di disagio sociale, oltre che economico”.

“Sarà fondamentale, nella gestione di queste azioni – continuano Paparelli e Barberini – il ruolo dei Comuni, chiamati ad accogliere le domande dei cittadini”. Due sono le misure regionali di estensione al SIA. La prima destinata ai disoccupati/inoccupati che non rientrano nelle misure nazionali, con un investimento regionale di 6.400.000 euro.

Il disoccupato/inoccupato da almeno 6 mesi, con un Isee che evidenzia una condizione reddituale del nucleo familiare di basso livello a seguito della fruizione dell’orientamento erogato dal Centro per l’Impiego competente, profilato e preso in carico, risulterà assegnatario di una misura di tirocinio extra-curriculare (di durata di 6 mesi, indennità complessiva € 3.600), scelta tra le offerte disponibili nella apposita sezione del Catalogo unico Regionale. La seconda misura regionale sarà indirizzata invece a raggiungere le persone e le famiglie maggiormente vulnerabili attraverso l’attivazione di tirocini extracurriculari (per € 4.800 l’anno ad intervento, cifra comprensiva di tutoraggio e accompagnamento)”.

Foto: (archivio) TerniLife ©

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