Il presidente della Ternana Calcio Longarini nella sua lettera ai tifosi (LEGGI LA LETTERA) parla di mister Panucci, recentemente esonerato.
“Chi delegittima, in pubblico od in privato, un quadro aziendale non solo fa il male della propria azienda ma esplicitamente delegittima chi quel quadro lo ha scelto e gli ha dato fiducia, ovvero il sottoscritto. – scrive Longarini ai tifosi – Ancora più grave è fare tutto ciò, ed anche di più, fra le sacre mura dello spogliatoio. Chi non è d’accordo con la mia visione delle cose ha il diritto di cessare la collaborazione con l’azienda che gestisco e rappresento. Certe alzate di testa, certe forzature per mettere pressione non hanno mai portato a nulla, servono solo ad esasperare gli animi e ad avvelenare il clima; soprattutto se vengono da chi era partito con il giusto spirito salvo poi, per ragioni ancora da decifrare, iniziare una battaglia interna contro chi lo aveva nominato e contro chi gli pagava lo stipendio. Qualcuno ha provato a forzare la mano chiedendo “apertis verbis” lo stravolgimento di tali gerarchie, attaccando apertamente una figura di riferimento sostenendo che non riusciva a parlarci poiché “lo innervosiva” e quindi non ci voleva più interloquire . Questo non è l’amore di cui egli parla: l’amore è una sentimento spontaneo, non una condotta freddamente premeditata. Dovrebbe raccontare invece, tale signore, che in una telefonata delle 13:45 del 16 Luglio scorso esprimeva al DG la massima contentezza di lavorare con lui e per quest’azienda, raccontava anche come in altre esperienze fosse stato costretto a pagare di tasca propria cene alla squadra per fare gruppo: esprimeva grande soddisfazione per le condizioni di lavoro concesse e per gli ottimi giovani in organico, giovani coi quali “la proprietà avrebbe fatto tanti soldi”. Una sola cosa chiese per esser ancor più felice, “far allenare la squadra tutto l’anno su un campo in erba”: 36 ore dopo aveva il nostro assenso e tre proposte di campi in erba da collaudare, il fatto che non sia mai andato a vederli, bucando anche un appuntamento a riguardo, la dice lunga circa la premeditazione di certe condotte. Dovrebbe anche raccontare, tale signore, perché dopo tutte queste belle parole, il 26 Luglio u.s. alle 21:26 comunicava per sms le proprie dimissioni al DG comunicando che la mattina successiva avrebbe “salutato la squadra” e “ringraziando per tutto”. Salvo poi presentarsi al campo e far finta di nulla, con la complicità di chi lo ha coperto. E mi fermo qui”.
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