La tariffa sui rifiuti (TARI) a Terni rimane inferiore alla media nazionale dei 94 capoluoghi di Provincia. Secondo l’indagine del Servizio Politiche Territoriali della Uil nazionale emerge che la TARI a livello nazionale ha avuto negli ultimi 5 anni aumenti medi del 32,2 % (+ 72 EURO). Nel 2016 il costo medio della TARI nei capoluoghi di provincia è stato di 295 euro mentre a Terni è di 276,03 euro.
L’indagine ha preso in esame le utenze domestiche di una famiglia con 4 componenti e un appartamento di 80 mq. Le tariffe 2012 sono comprensive del tributo provinciale ambientale (1% max 5%) e delle Addizionali EX ECA o IVA al 10%; le tariffe della TARES sono comprensive del tributo provinciale ambientale e della parte servizi (30 centesimi al mq.); la TARI è comprensiva del tributo provinciale ambientale
In valori assoluti nel il costo maggiore si registra a Benevento con 473 euro l’anno a famiglia; a Pisa 465 euro; a Salerno 462 euro; a Grosseto 450 euro; a Cagliari 447 euro. Ci sono capoluoghi di provincia dove le tariffe sono molto più contenute: 150 euro medi a famiglia a Belluno; a Novara 166 euro; a Vibo Valentia 176 euro; a Macerata 178 euro; a Brescia 181 euro.
Nel corso dell’ultimo anno la Tari è aumentata in 37 città capoluogo, tra cui Ancona, Bari, L’Aquila, Aosta; è rimasta stabile in 20 città, tra cui Napoli, Torino, Bologna; è diminuita in 37 città, tra cui Genova, Milano, Roma, Cagliari, Palermo.
“E’ sicuramente positivo – commenta Gino Venturi , segretario provincialedella UIL di Terni – che la tariffa rifiuti nella nostra città sia sotto la media nazionale dei capoluoghi di provincia. Occorre intervenire però con decisine sul versante della qualità del sevizio eliminando anche le inadeguatezze spesso lamentate dai cittadini.”
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