Il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente), dopo aver partecipato all’assemblea dell’Associazione degli Industriali di Terni, ha comunicato quanto sia necessario creare “piattaforme per il raccordo operativo continuo fra istituzioni pubbliche, imprese, università e centri di ricerca nonché categorie socio-economiche e sindacali per un piano di marketing operativo regionale, che selezioni priorità strategiche e i luoghi su cui concentrare le risorse. Bisogna progettare adeguati misuratori che rilevino, anche in termini di posti di lavoro prodotti e/o incremento del Pil, l’efficacia delle azioni e quindi degli investimenti attivati, anche europei”.
Per l’esponente dell’opposizione consiliare, dai lavori “è emerso che l’Umbria è un luogo poco innovativo, con un –4 per cento rispetto alla media nazionale italiana. Con la conseguente necessità di aumentare la capacità di attrarre investimenti e opportunità, uscendo dal conservatorismo. Si tratta di dati che devono essere associati a quelli che indicano una perdita del 14 per cento del Prodotto interno lordo regionale dall’inizio della crisi. Inoltre il Quadro di valutazione regionale della competitività e dell’innovazione in Umbria classifica la Regione come ‘in ritardo’ rispetto alla media italiana”.
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