I periti industriali dovranno essere obbligatoriamente laureati, conseguendo il diploma triennale in ingegneria industriale. Questo quanto stabilisce la nuova legge nazionale che è stata recepita dall’accordo tra il Dipartimento di ingegneria dell’Università degli studi di Perugia e il Collegio dei periti industriali della provincia di Terni, presentato stamattina in Provincia in una conferenza stampa in sala del Consiglio.
L’accordo prevede l’attivazione di percorsi integrativi per il conseguimento della laurea in ingegneria industriale cui potranno accedere anche periti iscritti ad altri collegi. Si tratta del primo accordo stipulato a livello nazionale dopo la convenzione quadro siglata tra il Consiglio nazionale dei periti industriali e l’Ateneo perugino. Terni dunque, è la prima realtà nazionale ad ospitare, da settembre, percorsi formativi a supporto dei periti industriali.
“I percorsi – ha affermato il presidente della Provincia Leopoldo di Girolamo – sono estremamente importanti non solo perché recepiscono in tempi rapidi quanto contemplato dalla nuova normativa ma anche perché costituiscono un’occasione per qualificare ulteriormente l’attività dei professionisti sul territorio”. Presenti al tavolo anche il direttore del Dipartimento di Ingegneria industriale Giuseppe Saccomandi, il presidente del Collegio dei periti industriali di Terni Sandro Gabriele, il presidente del corso di laurea in Ingegneria industriale Federico Rossi e il presidente del dottorato in Ingegneria industriale Ermanno Cardelli.
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