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“ACCIAIO SPORCO”, MAXI TRUFFA ALL’AST: I NOMI DEGLI ARRESTATI

Un bel giro di mazzette dietro alla maxi truffa ai danni delle acciaierie di Terni denominata “Acciaio Sporco” (leggi). 17 le persone indagate e 8 agli arresti domiciliari per la consegna di materiale ferroso non corrispondente alle specifiche richieste. “Ogni giorno ogni 7 camion di materiale che arrivava nella sede ternana solo due avevano le giuste specifiche mentre gli altri 5 avevano materiale di scarsa qualità poi mescolato con l’altro acciaio inox “304”. In particolare le verifiche hanno dimosttrato la bassa percentuale di nichel e cromo che comunque l’azienda pagava bene. In tutto questo hanno avuto un ruolo fondamentale alcuni addetti al reparto di controllo dei camion manipolando le verifiche da parte di Ast dei campioni. Come? Avviavano alla campionatura solo i camion che “qualcuno”, prima, gli indicava. Durante la perquisizione della Forestale di Terni sono state sequestrate mazzette da 12mila e 15mila euro in contanti,

L’indagine, condotta dal Nipaf, Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale, è partita un anno fa. Tra gli arrestati oltre ai 5 nomi ternani anche tre figure ai vertici dell’azienda Metal Group Spa e una sua divisione di Fabriano, la Metal Inox Centro, principale fornitore di acciaio inox dell’Ast. Presenti alla conferenza di oggi: Guido Conti, comandante regionale del corpo Forestale, Elisabetta Massini, pubblico ministero, e Alberto Liguori, procuratore capo. Le indagini sono ancora in corso e riguardano Centro e Nord Italia.

Ecco i nomi degli gli arrestati: Giancarlo Ongis, presidente cda Metal Group Spa;  Marco Cattaneo di Bergamo, dipendente Metal Group Spa;  Stefano Arnoldi di Milano, della Metal Inox Centro; i ternani e dipendenti della ThyssenKrupp Ast:  Daniele Inches, Alessio Petrollini, Alessandro Luzzi, Leonardo Manni; l’autotrasportatore ternano Andrea Papa Italiani.

Foto: TerniLife ©

 

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