La Fiom Cgil Terni interviene su quanto accade all’interno delle Acciaierie non condividendo scelte legate agli aspetti organizzativi e gestionali.
“Le scelte compiute – scrive in una nota il sindacato – mostrano una scarsa conoscenza del ciclo e processo produttivo in quanto non tengono conto delle reali esigenze tecnico-professionali indispensabili per il corretto funzionamento degli impianti e delle capacità gestionali utili al raggiungimento degli obiettivi produttivi. La Dirigenza Aziendale non sta intervenendo dove realmente occorrono risorse umane e dove occorrono interventi urgenti, al fine di fornire delle soluzioni ai problemi ormai esistenti da tempo, generando ed alimentando sempre più confusione tra i dipendenti e chiedendo ulteriori sacrifici ai soliti noti. Al contrario la D.A., da un pò di tempo a questa parte, si preoccupa soltanto di modifiche di organigrammi che non affrontano i problemi reali dello stabilimento ma che servono solo a risolvere i problemi personali di alcuni e a rispondere a logiche di riposizionamento e di ridefinizione di nuovo gruppo dirigente aziendale. I continui cambiamenti, le continue modifiche, i continui spostamenti non danno stabilità gestionali e creano un clima di incertezza e di mancanza di riferimenti stabili con i quali programmare e pianificare una attività lavorativa duratura orientata al miglioramento e al raggiungimento degli obiettivi. Scelte dal nostro punto di vista fatte con approssimazione e superficialità che danno il senso della non conoscenza delle professionalità presenti nello stabilimento che perdono di vista gli interessi generali e collettivi. E’ per noi non condivisibile preoccuparsi solo delle strutture direttive, aumentando e ed allargando la platea di chi comanda e dirige, quando invece servirebbe più attenzione nella parte operativa e nel corpo attivo dei lavoratori tutti, operai ed impiegati”.
“Come FIOM-CGIL – conclude la nota – ci siamo sentiti in dovere di rendere noto ed esplicito quanto sta avvenendo perché riteniamo utile, attraverso un sistema di relazioni corretto, con metodi trasparenti e con logiche condivise funzionali al corretto funzionamento dello stabilimento, affrontare in modo definitivo il problema dell’assetto di stabilimento. Assetto di stabilimento che deve chiarire chi fa cosa e chi si occupa di cosa dando stabilità gestionale e fornendo riferimenti certi, possibilmente professionali e competenti, per il bene di AST, del suo business e dei lavoratori che nel sito operano”.
Foto: (archivio) TerniLife ©