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INSEGNANTI E GENITORI PREOCCUPATI AL CONVEGNO “PERCHÈ I BAMBINI SONO I PRIMI CITTADINI”

La Federazione USB di Terni continua il proprio impegno in difesa dei servizi pubblici, del welfare del territorio e dei diritti dei cittadini, con un’iniziativa incentrata sui servizi educativi per l’infanzia, per iniziare un percorso di messa in rete di esperienze e ricerca di strategie, che abbia l’obiettivo di tutelare i nidi e le scuole dell’infanzia comunali.
Il Convegno “Perché i Bambini sono Primi Cittadini” che si è svolto nella mattinata di sabato 4 giugno presso l’Hotel Garden, ha visto la partecipazione di insegnanti ed educatrici, anche precarie, dei servizi educativi del Comune di Terni, genitori e rappresentanti del CoSEC, persone che esplicitano la propria preoccupazione per il tipo di scelte che l’Amministrazione comunale di Terni ha già fatto e si accinge a fare, scelte che riguardano l’intero tessuto sociale della città e che tanti cittadini e cittadine, lavoratori e lavoratrici non accettano di subire.
Interventi di grande spessore si sono succeduti. Dopo l’introduzione di Cinzia Colagrande, dell’esecutivo USB TERNI che ha ripercorso la storia dei servizi educativi ternani, evidenziando come si stia liquidando una straordinaria esperienza, sacrificandola a logiche di bilancio non condivisibili, sono intervenute l’Assessore all’Istruzione Pubblica del Comune di Prato, Mariagrazia Ciambellotti che ha illustrato il percorso di ripubblicizzazione dei servizi educativi posto in atto dalla Giunta, sottolineando l’importanza, anche in un sistema integrato, del ruolo egemone del pubblico. Di seguito Irene Germini, educatrice precaria ed RSU USB del Comune di Roma, Manuela Mariani rappresentante del CoSEC, e di insegnanti, educatrici ed educatori dei Comuni di Roma, Terni e Perugia presenti all’iniziativa.
Quello che è emerso dalla discussione, ripreso poi dalle conclusioni di Franca Peroni dell’Esecutivo nazionale confederale USB, è che dentro i pesanti ed insostenibili tagli ai trasferimenti sugli Enti Locali decisi dai governi che si sono succeduti, da ultimo il Governo Renzi, i servizi pubblici vengono svenduti e le categorie più svantaggiate e deboli ne pagano il prezzo. Ma c’è anche una responsabilità delle amministrazioni locali, come quella di Terni, che sceglie di chiudere scuole e nidi pubblici, considerati a torto oneri di cui disfarsi, infliggendo ulteriori ferite ad un territorio già pesantemente segnato dalla crisi economica, produttiva ed occupazionale.
Per contrastare tale scelte, occorre mettere in rete le tante esperienze di contrasto che si stanno effettuando, riunificando le lotte dei diversi settori.  Per questo USB sarà presente martedì 7 giugno alla discussione in Consiglio comunale, per contrastare le logiche di privatizzazione del pubblico, che la Giunta Di Girolamo è intenzionata ad assumere, assieme ai comitati a difesa dei servizi educativi, contro l’inceneritore, a difesa della natura pubblica di ASM.
Alla Giunta Di Girolamo diciamo che serve invertire la rotta politica, ricercare il continuo confronto, serio e costruttivo con i cittadini e con ogni espressione della società che democraticamente si organizzi intorno a specifici bisogni ed esigenze. Ai lavoratori ed alle lavoratrici diciamo che serve una grande lotta generale di contrasto alle politiche che il governo adotterà anche nella prossima legge di bilancio: per questo l’impegno sui servizi educativi di Terni, sulla difesa della natura pubblica di ASM, si inserisce dentro la battaglia “voglio lavoro e stato sociale” avviata da USB su piano nazionale che, con iniziative e mobilitazioni crescenti, porterà allo sciopero generale nell’autunno 2016.
Foto: (archivio) TerniLife ©

 

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