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CARCERE DI TERNI, FIORINI: “GRAVE CARENZA DI PERSONALE E PRESENZA DI DETENUTI 41 BIS”

Il capogruppo della Lega Nord, Emanuele Fiorini, illustrando la sua interrogazione, nella seduta odierna di question time del Consiglio Regionale, ha espresso la sua preoccupazione circa alcune situazioni che riguardano in particolare la Casa circondariale di Terni in merito alla “carenza di personale della Polizia penitenziaria soprattutto in considerazione della presenza di detenuti in regime di 41-bis e ad alta sicurezza”.
Il capogruppo del Carroccio ha rimarcato come “ormai da anni si rileva una grave carenza di personale che è oggetto di forte preoccupazione. In particolare – ha precisato – la forza amministrata dalla direzione del carcere è di 222 unità di Polizia Penitenziaria a cui vanno aggiunte 42 unità distaccate a vario titolo presso altre sedi, raggiungendo così, ipoteticamente, il numero di 264 unità che è comunque inferiore di 15 (riferibili al ruolo dei Sovraintendenti e degli Ispettori) rispetto a quanto previsto dal decreto ministeriale”. Fiorini ha quindi sottolineato che “le unità mancanti di Polizia penitenziaria sarebbero necessarie per garantire l’ordine e la sicurezza dell’Istituto e del personale che vi opera e garantire un maggiore controllo dei detenuti sottoposti al regime del 41-bis, che potrebbero favorire le infiltrazioni criminali nel territorio ternano”.
Nella risposta, l’assessore regionale Antonio Bartolini ha spiegato che, “per quanto di propria competenza, la Regione sta seguendo attentamente la situazione dei penitenziari umbri. L’elezione del Garante dei detenuti rappresenta un passaggio importante per monitorare la realtà. La popolazione all’interno delle carceri, ad esclusione di Terni, è diminuita. Per quanto riguarda i ’41 bis’, abbiamo avuto rassicurazioni da parte dell’Amministrazione penitenziaria che sono in atto forti restrizioni in termini di comunicazione verso l’esterno con i familiari (previsto un colloquio al mese), inoltre tutte le loro comunicazioni e i loro movimenti, sono sottoposti a attentissimi e stringenti controlli da parte del corpo di Polizia penitenziaria. In generale, per quanto riguarda il territorio ternano, la Regione ha dato luogo ai patti per ‘Terni Sicura’, con stanziamenti, per un progetto di 50mila euro e un altro di oltre 86mila. È stato inoltre anche attivato l’accordo tra la stessa Regione e il Ministero
dell’Interno, un’intesa per lo sviluppo di sinergie operative tra forze di Polizia e quelle di Polizia Municipale. Oltre a ciò, nell’ambito dell’attività politica e dei rapporti istituzionali con il Governo, la Regione continua ad evidenziare le problematiche del sovraffollamento e il problema delle carenze di organico”.
Fiorini, nella replica, ha definito “vaga” la risposta dell’assessore, sottolineando come “il Progetto sicurezza non ha dato una pur minima risposta. È necessario spingere – ha aggiunto – affinché il Ministro affronti realmente il problema complessivo del personale. Alcuni detenuti con il 41 bis dispongono di permessi di uscita e questo fa registrare diverse e pericolose infiltrazioni”.

Foto: (archivio) TerniLife ©

 

 

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