Sono passati cinque giorni dalla scomparsa di Sandro Bellini (leggi) e malgrado le continue e assidue ricerche, il caso rimane aperto. I Vigili del Fuoco di Terni hanno messo in campo il massimo delle forze supportati dalle squadre dei sommozzatori e cinofili. Inoltre il nucleo Tas (Topografia applicata al soccorso) procede seguendo un sistema computerizzato che permette l’analisi del territorio e di tutti le zone battute. Le ricerche si avvalgono anche dei sistemi più innovativi come gps e satellitare. L’area perlustrata parte dal punto dove l’auto è stata incendiata per proseguire su una vasta zona costituita da fitto bosco, strada e acqua. Dopo poche ore dal ritrovamento dell’auto, il cellulare di Bellini agganciava una cella ed era in zona; poi, una volta spento, svanita ogni traccia così come non sono stati trovati oggetti o indumenti dello scomparso. Dopo 5 giorni la zona è stata ampiamente battuta. E’ più di un ipotesi il fatto che l’incendio sia di natura dolosa. In queste ore l’incontro in Prefettura per decidere come proseguire le ricerche. Intanto i Vigili del Fuoco di Terni che coordinano tutte le operazioni insieme alle altre forze dell’ordine e sicurezza pubblica, continuano a perlustrare l’area.
Foto: (archivio) TerniLife ©