“Finalmente questa città ha avuto la dimostrazione che la mobilitazione e la pressione continua sulle istituzioni competenti porta a risultati. Anche se provvisori come nel caso dell’ordinanza di chiusura temporanea dell’inceneritore Terni Biomassa della Tozzi Holding di Ravenna. Finalmente dopo anni in cui in questa città è stato tutto possibile, gli strumenti in mano a sindaco, Asl e Arpa vengono messi a servizio degli interessi della città”. Queste le prime parole del comitato No Inc dopo l’ordinanza di chiusura dell’impianto di Maratta disposto dal sindaco di Terni. “Ora però è fondamentale e ovvio – continua il comitato – a nostro avviso, che la Regione alla prossima conferenza dei servizi del 6 giugno rigetti l’istanza presentata da Terni Biomassa e neghi l’autorizzazione integrata ambientale ad un impianto inutile e dannoso e a una impresa che, come rivelano le indagini del Noe, ha disatteso molte prescrizioni rilasciando in atmosfera diossine e furani oltre i limiti. Ammesso che vi siano limiti accettabili. Inoltre va assolutamente rigettata anche l’istanza di Acea di bruciare i rifiuti urbani”.
Foto: (archivio) TerniLife ©