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PREPENSIONAMENTI A PALAZZO SPADA, UIL: “OCCORRE DIFENDERE I POSTI DI LAVORO IN COMUNE”

“È sbagliato pensare che la questione prepensionamenti sia un problema che riguarda solo i lavoratori direttamente interessati mentre invece coinvolge fortemente tutti i lavoratori del Comune e più in generale l’intera città”. Parla così la Uil dopo che l’amministrazione comunale ha annunciato prepensionamenti all’interno di palazzo Spada.

“Prepensionamenti – continuano dalla Uil – e in effetti quello della dichiarazione di esuberi e quindi di una riduzione strutturale e definitiva degli organici. Dunque una riduzione reale dei posti di lavoro e della capacità futura di assunzioni. Significa anche meno personale per mandare avanti i servizi e quindi un loro scadimento ed aprire forse la strada a nuove esternalizzazioni. Il che poi, alla lunga, non è detto comporti un reale risparmio. Questa operazione non nasce infatti da una verifica reale dei bisogni e delle necessità (tutti gli amministratori e dirigenti infatti si lamentano in continuazione di avere poco personale) ma dal dover risparmiare facendo ricadere ancora una volta le responsabilità per le cattive gestioni del passato sul personale e sui servizi. Resta allora da capire perché un’intera città si è giustamente mobilitata contro la riduzione degli organici dell’Ast ed invece dovrebbe ora accettare senza battere ciglio una stessa riduzione di organici (a prescindere certo dalla dimensione della riduzione) solo perché a farla è il Comune. Stando ai parametri nazionali e alle effettive esigenza non siamo in presenza di una eccedenza effettiva di personale ma, dichiarando eccedenze e esuberi che non ci sono, precludiamo per il futuro assunzioni di personale e quindi infliggiamo un ulteriore forte colpo all’ occupazione, soprattutto giovanile, di cui la città ha tanto bisogno. E’ invece il caso, come la Uil sostiene coerentemente da anni, di operare risparmi tagliando gli “sprechi” e comunque le spese non necessarie ma mai e poi mai penalizzando l’occupazione e la qualità dei servizi ai cittadini. Deve essere poi chiaro che questa considerazione politica generale non significa affatto che non sia necessaria una riorganizzazione reale della macchina comunale e una migliore utilizzazione delle risorse umane, ma per far questo sarebbe necessario avere una politica del personale di cui da tempo non c’è traccia al Comune di Terni”.

Foto: (archivio) TerniLife ©

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