Sottoscritto il Patto di Collaborazione tra Comune di Terni e Associazione PapignoPesche per la cura e la rigenerazione dell’abitato di Papigno.
L’obiettivo è quello di favorire la cura e il recupero del paesaggio, realizzare corrette pratiche agronomiche, valorizzare il mantenimento e la riproduzione del Persico di Papigno e di antiche specie arboree, promuovendo iniziative culturali e ricreative che consolidino il rapporto con la comunità locale e sperimentino strumenti di partecipazione e collaborazione. Tra le prime azioni quella di proseguire l’attività già avviata lo scorso mese con i laboratori per la ricostruzione di brani di muro a secco degli orti terrazzati del Borgo. Si tratta di un’antica tecnica costruttiva che permetteva di realizzare muri con pietre opportunatamente disposte senza uso di leganti, tecnica di costruzione tra le più antiche che permette di drenare le acque in eccesso, captare l’umidità, proteggere i pendii, difendendo il suolo da rischi idrogeologici.
“E’ uno dei primissimi patti – dichiara il vicesindaco con delega alla Partecipazione Francesca Malafoglia – che sottoscriviamo. L’iter è stato un po’ lungo ma, come Comune, abbiamo dovuto mettere a punto i necessari passaggi amministrativi, per molti aspetti inediti per uno strumento così innovativo. La volontà politica non è mancata mai ed è stato importante arrivare a questa intesa con una associazione che ha una missione ben definita e che molto ha fatto e può fare per Papigno e il territorio”.
“I Patti di collaborazione, lanciati e fortemente sostenuti dall’assessorato, rappresentano nuove modalità di cura dei beni comuni – prosegue il vicesindaco – fondate sul modello dell’amministrazione condivisa. Modalità disciplinate da un apposito Regolamento Comunale che fa propri i valori e i principi che riconoscono le politiche sociali attive come forza strategica per lo sviluppo della comunità. La condivisione delle responsabilità reciproche sono, infatti, la base dei legami comunitari capaci di realizzare obiettivi e progetti, in nome di relazioni ispirate ai principi di fiducia, per la cura e la rigenerazione degli spazi comuni e delle infrastrutture di uso collettivo, per il miglioramento della qualità della vita di tutti”.
“La proposta della manutenzione e ricostruzione dei muri a secco, oltre a costituire una importante pratica di azione a difesa del suolo – conclude Francesca Malafoglia – rappresenta un esempio virtuoso di valore e di legame con un bene culturale, con il paesaggio e con le tradizioni e sposa perfettamente i principi guida che muovono la sottoscrizione dei Patti di collaborazione, forme nuove di regolazione dei rapporti tra i cittadini e l’Amministrazione, da cui scaturiscono, sulla base della sussidiarietà e della condivisione, forme di azioni di governo dei beni che incidono sulla riqualificazione degli spazi urbani e rafforzano la creatività urbana e il benessere della comunità”.
Foto: (archivio) TerniLife ©