“La posizione del Cosec – spiega il comitato in merito alla discussione sul destino della refezione scolastica e dei Sec – è chiara: il Cosec è per la gestione pubblica dei servizi. Non come statalizzazione ma come indirizzo e controllo pubblico da parte dei cittadini: una gestione partecipata. La storia recente, sia nazionale che locale, ci insegna come l’affidamento di servizi al privato comporti un iniquo aumento delle tariffe e un decadimento della qualità degli stessi. Ancor peggio accade, come successo nella refezione in questi anni, quando l’apertura ad una gestione mista, comporta la responsabilità delle spese per il pubblico a favore dell’utile del privato; ciò a preludio di una futura gestione totalmente esternalizzata. Come Cosec, crediamo che la gestione cittadina, come compartecipazione alle linee di indirizzo e successivo controllo, è l’unica garanzia di autoregolamentazione dei costi e di un servizio di qualità; solo in questo modo è possibile garantire gli interessi di tutti, a partire dai bambini. Nella necessità di realismo e pragmatismo, il Cosec chiede quanto meno di mantenere l’attuale sistema di gestione, come forma transitoria per rilanciare un serio e approfondito discorso con la città; riconoscendo come interlocutori primari i genitori, gli operatori scolastici e i cittadini. Ci auguriamo che l’apertura in seconda Commissione sia l’avvio di un confronto serio, ma se qualcuno pensa che è un modo per metterci a tacere si sbaglia. Le domande che porremmo sono sempre le stesse: quali sono le reali intenzioni dell’amministrazione sulla refezione? Gestione attuale, privatizzazione o concessione? Perché ci si rifiuta di aprire un tavolo cittadino sulla riorganizzazione dei Sec? Il Cosec riconoscendo la Commissione, come organo Comunale eletto democraticamente, ha deciso di esserci e, come gesto simbolico, di consegnare le proprie proposte; ma in tale sede pretendiamo risposte chiare e certe da tutti. Apprendiamo che oggi Aggiungi un appuntamento per oggi, 14 aprile, si svolgerà la seconda fase dei tavoli tecnici: aspettando la seconda puntata del reality show, constatiamo ma non ci emozioniamo. Non ci interessa fare da soubrette in uno show scritto da altri, tale percorso era una finta partecipazione, portava ad un binario morto e per ciò lo abbiamo evitato, fin dall’iniziativa del 24 marzo. Alla Giunta abbiamo sempre posto le stesse facili domande, che riproporremo in commissione e alle quali nessuno ha risposto, forse perché troppo imbarazzanti. Se non si gioca a carte scoperte ogni partecipazione tecnica è pur spettacolo e mera legittimazione di un finale scritto da altri; l’attuale gioco è solo una perdita di tempo e noi abbiamo altro a cui pensare: come salvare i servizi pubblici. Pur senza risposte il finale è scritto negli atti della Giunta: Delibera n° 269/2015, Delibera n° 25/2016, Delibera n° 41/2016 la cosiddetta pre-Fornero. Quando oggi Aggiungi un appuntamento per oggi sentiamo ancora parlare di pre-Fornero per il prossimo anno e di buchi da milioni di euro il quadro è chiaro. In questo quadro non ci interessa essere rappresentati come bravi e collaborativi. Non parliamo di noi ma del futuro dei bambini e con essi della comunità. Difronte a questo, noi rispondiamo: il buco è responsabilità di scelte sbagliate e non possono pagarlo i bambini, i dipendenti e i cittadini con l’aumento dei costi e il massacro dei servizi pubblici. Ognuno si assuma le sue responsabilità. Ora è il tempo della responsabilità”.
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