Completamente smantellato il corpo della Polizia Provinciale, ora a rimetterci è la tutela del patrimonio ittico – faunistico che viene privato della vigilanza effettuata fino ad oggi dalla Polizia Provinciale. Intervengono sull’argomento e sull’incontro tra le parti nella sede di Regione Umbria, Giampiero Amici di Arci Caccia Terni e Claudio Vici di Arci Pesca Terni .
Si è smantellato un servizio efficiente e qualificato svolto da soggetti professionalmente preparati e, al tempo stesso, è stata messa a repentaglio la salvaguardia dell’intero patrimonio ittico-faunistico costruito con fatica in questi anni. Inoltre questa decisione fa mancare una funzione importante che la Polizia Provinciale svolgeva relativamente alla tutela ambientale. Siamo di fronte all’ennesima operazione politica di ‘accentramento’ a danno del territorio ternano e a vantaggio di quello perugino. Questa strategia politica, devastante per quanto ci riguarda, è divenuta insopportabile e inaccettabile: dobbiamo reagire tutti insieme e non solo per quest’ultima vicenda. Chi ha amministrato la Provincia di Perugia, ha ‘gonfiato’ volutamente gli organici del Corpo della Polizia Provinciale di Perugia ed è assurdo che le conseguenze di tale scelta le debba pagare la Provincia di Terni che, al contrario, ha mantenuto negli anni un nucleo di guardie al di sotto del fabbisogno. Come Arci Caccia e Arci Pesca facciamo appello a tutti coloro che rappresentano le istituzioni e hanno a cuore gli interessi sociali ed economici del territorio ternano, affinché intervengano per bloccare questo processo di smembramento e di impoverimento. Facciamo altresì appello a tutte le associazione venatorie, ittiche e ambientaliste perché si faccia fronte comune per impedire che il patrimonio ittico-faunistico e la tutela dell’ambiente subiscano conseguenze irreparabili.
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