Per Visioninmusica, questa sera alle 21, all’Auditorium Gazzoili, arriva la musica del trio RUSCONI.
Nessuno di loro ha ancora compiuto 40 anni, eppure già contano circa trecento concerti in Europa e in Asia, con partecipazioni a festival jazz ed esibizioni in club indipendenti. Parliamo di Stefan Rusconi, classe 1979 (piano, sintetizzatore, voce e chitarra), Fabian Gisler, classe 1977 (contrabbasso, chitarra e voce) e Claudio Strüby, classe 1980 (batteria, percussioni, voce e chitarra): i tre acclamatissimi musicisti che suonano in tutto il mondo, contando già trecento concerti in Europa e in Asia, con partecipazioni a festival jazz ed esibizioni in club indipendenti. Nati come band nel 2008, a Zurigo, in loro l’amicizia e la passione per la musica generano un sound armonico, che li porta a confrontarsi con una comunità sempre crescente di fan. Unendo composizione, improvvisazione, elettronica e strumenti analogici, partono dalle influenze più disparate – Miles Davis, Pink Floyd, Can, Richard Strauss, Aphex Twin, Paul Bley, Sonic Youth e Nils Wogram Claudio, Fabian e Stefan – per sviluppare un linguaggio individuale di scrittura di testi e musica. Durante i live creano sonorità potenti e inconfondibili, esibendosi con pianoforte o tastiere in ambienti convenzionali e in location come club. Per adattarsi all’ambiente musicale che li circonda, portano avanti da soli il loro business, mantenendo al contempo uno stretto rapporto con i fan. Nel 2012 hanno creato l’etichetta Qilin Records e collaborano con artisti internazionali. Il loro ultimo album, History Sugar Dream, è una sorta di celebrazione dell’anniversario dei Rusconi come band. Ma è anche un viaggio nelle memorie dei tre membri, quando non si erano ancora uniti per fare musica. “Quest’album è un salto indietro nella nostra infanzia,” affermano, “Un tempo in cui sogni e speranze, fantasia e illusione erano una realtà. Il tempo del gioco e della sperimentazione senza limiti.” Profondamente nuovo nella sua noncuranza dei confini musicali, History Sugar Dream ci offre una panoramica ad ampio spettro del pianeta dei Rusconi.
Foto (archivio) TerniLife ©