1) Non c’è più tempo per assistere a schermaglie tra le due Aziende. Una soluzione deve essere trovata entro pochi giorni, augurandosi che sia possibile la continuità produttiva. Le Istituzioni interverranno a tal proposito, per garantire la continuità ed il ripristino di servizi che potrebbero compromettere la ripresa produttiva.
2) Qualora entro il prossimo 11 marzo non sarà trovata una soluzione di continuità produttiva, verrà convocato sollecitamente, presso il Mise, il confronto con Sgl (Casa Madre) e Sgl in liquidazione che sono responsabili della dismissione produttiva e proprietari degli impianti e degli immobili.
3) Obiettivo di tutti resta ora non solo la ripresa produttiva con gli imprenditori oggi presenti e/o con altri che eventualmente si manifesteranno, ma soprattutto la possibilità di avere una concreta prospettiva di lavoro. Le Istituzioni restano impegnate per favorire ogni positiva ed utile soluzione che risponda ai due obiettivi suddetti. In questo quadro confermano tutti gli impegni già assunti e tutto il sostegno possibile alla ripresa produttiva.
4) I soggetti scriventi chiedono infine alla società Elettrocarbonium l’impegno a riconoscere gli emolumenti pendenti nei confronti dei dipendenti.
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