(R. F.) Riaprirà tra 60 giorni il locale “controcorrente” che a causa di un cavillo burocratico ha visto chiudersi le porte da un giorno a un altro. Il circolo culturale di via Pola, il Fucktory, avvisa i suoi associati che “purtroppo, un nostro piccolo errore burocratico, quello di non aver aperto una Scia (segnalazione certificata di inizio attività) non ci permetterà di riaprire la Fucktory prima di 60 giorni. In parole povere – continuano sul web i fondatori del circolo – non aver comunicato la realizzazione di una parete di cartongesso fonoassorbente per attutire i rumori e per non disturbare il vicinato, ci preclude la somministrazione di bevande all’interno del circolo e nessuno è intenzionato a velocizzare la burocrazia. Secondo noi – spiegano i ragazzi del Fucktory – vicinato e altre associazioni ci hanno da subito messo i bastoni tra le ruote. C’è chi ci manda i vigili per controllare il livello dei decibel o quello che somministriamo. Vorremmo trovare una soluzione, vorremmo chiarezza e velocità burocratica, vorremmo solo fare cultura. Chiediamo ufficialmente un incontro con le autorità competenti per avere risposte, perché non è più possibile veder dare locali ed aiuti solo ad associazioni con 20 iscritti e non ad una con 1300 tesserati dal 1 gennaio 2016”.
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