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“Non dobbiamo mai smettere di raccontare e trasmettere quanto successo nel cuore dell’Europa”. Lo dice il sindaco di San Venanzo, Marsilio Marinelli, in relazione al Giorno della Memoria, anticipando alcuni temi del suo intervento di domani. “Dobbiamo onorare e celebrare questa giornata con viva partecipazione e con sincera intensità – dice Marinelli -, è una ricorrenza che non possiamo né dobbiamo assolutamente dimenticare. Oltre a non dimenticare dobbiamo però cercare di capire e soprattutto non smettere mai di raccontare e trasmettere in primo luogo ai giovani perché dovranno essere loro domani a ricordare e trasmettere a loro volta. Si deve avere ben chiaro – continua il sindaco – che il male non è un qualcosa che nasce all’improvviso, al contrario è un qualcosa che accade lentamente, che cresce nella quotidianità e che nasce dal togliere un poco alla volta diritti alle persone. Quando si pensa, ad esempio, che uno straniero o un diverso da noi è, solo per questo, un nostro nemico, si pongono le premesse di una catena al cui termine ci può essere il campo di sterminio. Allora il nostro compito oggi è quello sì di ricordare ciò che ci dice la giornata del 27 gennaio, ma anche di riflettere sulle nuove forme di violenza, sui nuovi problemi che ci pone la società di oggi, perché diversità è ricchezza, non minaccia. Dobbiamo – aggiunge Marinelli – ricercare il dialogo con le persone che vengono da altre culture, sforzarci di trovare i tanti punti in comune che gli uomini condividono. Questa – conclude – è la strada da percorrere, l’utopia possibile proprio nel ricordo di quella orrenda pagina dell’umanità che il 27 gennaio ci riporta drammaticamente alla mente, nel convincimento che non dovrà assolutamente ripetersi”.
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