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(R. F.) La città si bloccherà un’altra volta. O almeno quella parte di città che non vuole che i rifiuti brucino a Terni. E il comitato “No inceneritori”, con un tocco di romanticismo, ha organizzato una manifestazione contro lo Sblocca Italia il giorno di San Valentino. “Credevo fosse amore invece era un inceneritore”, questo il titolo della mobilitazione in programma il 14 febbraio alle 10 da piazza della Rivoluzione francese.
“Il corteo per dire no all’inceneritore e ai rifiuti bruciati a Terni – spiegano gli organizzatori – è un altro importante segnale per far capire alle istituzioni e alla cittadinanza che noi non ci fermeremo di fronte a nulla. Il decreto governativo Sblocca Italia, che finanzia la combustione dei rifiuti spacciandola come la strada obbligata per chiudere le discariche, a noi non piace, anche perché, siamo convinti che discarica e inceneritore sono la faccia della stessa medaglia. La manifestazione di San Valentino contro gli inceneritori – concludono – è un no al temuto arrivo dei rifiuti urbani da bruciare negli inceneritori della Conca come vorrebbe il governo con il decreto Sblocca Italia e avallato ambiguamente dalla Regione Umbria. Lo studio Sentieri indica delle criticità rilevanti sulla salute dei ternani e delle ternane. Che sia questo il punto di partenza per iniziare ad eliminare emissioni nocive nella Conca”.
Foto: Comitato No Inceneritori ©
