Durante l’Assemblea convocata dai genitori parte del CoSEC (Comitato Servizi Educativi Comunali), si è posta attenzione sulle molteplici problematicità che i servizi educativi stanno attraversando e c’è stato un confronto sulle azioni da intraprendere e le proposte da portare avanti.
I S.E.C. condividono con le scuole statali del territorio il “problema” mense per il quale è in atto un acceso dibattito, “sia a livello locale che nazionale, ed i genitori hanno raccolto e continuano a raccogliere significativi argomenti a supporto e sostegno di quella che è, in maniera inequivocabile e assolutamente condivisibile, la loro UNICA “opzione”, il mantenimento della preparazione dei pasti nelle cucine interne delle scuole e non solo, ma anche il ripristino delle cucine in quella percentuale di scuole nelle quali già attualmente il servizio di refezione scolastica viene erogato con la modalità “trasportato”.
“Come evidenziato durante l’assemblea – continua l’USB – appare peraltro paradossale che, mentre da un lato l’A.C. decide di smantellare le cucine nelle scuole, sottovalutando le ben più importanti componenti relative alla salute, alla prevenzione, all’educazione alimentare ed alla socializzazione e, adducendo motivazioni esclusivamente economiche, procede nell’ormai consueta e deleteria modalità dei tagli lineari, dall’altro sia “al palo” per quanto riguarda la riscossione delle rette, e da settembre non abbia ancora inviato alle famiglie i relativi bollettini, provocando ulteriori problemi alle casse comunali a causa delle mancate entrate e grandi disagi alle famiglie, che si troveranno ad affrontare i pagamenti cumulati, invece che con cadenza mensile”.
Contemporaneamente alla mobilitazione delle famiglie si sta concretizzando anche quella del personale, anch’esso, così come i genitori, fortemente preoccupato per il futuro dei S.E.C. anche sulla base di quanto accaduto la scorsa estate: ritardi nella comunicazione delle ammissioni ai nidi ed ai centri per bambini e famiglie, comunicazione solo telefonica di riduzioni di orario e di altri provvedimenti per alcune scuole dell’infanzia, in un periodo nel quale si è fuori tempo massimo per qualunque alternativa.
La RSU si è quindi attivata, all’indomani della costituzione al proprio interno delle Commissioni di Lavoro di settore. La Commissione di Lavoro S.E.C. ha raccolto, tramite una serie di colloqui con il personale svoltisi nel corso di sopralluoghi presso le strutture, tutti gli aspetti problematici sia di tipo generale che peculiari di ciascun servizio.
La RSU ha chiesto all’amministrazione comunale un incontro per avviare la discussione, che si prospetta complessa, sul futuro dei S.E.C., anche alla luce della sentenza della Corte Costituzionale che mette l’Amministrazione nelle condizioni di assumere il personale insegnante ed educativo nei posti resisi vacanti per pensionamenti e dimissioni volontarie.