“Il voto espresso ieri sera in consiglio comunale (LEGGI) è una chiara sfiducia al presidente del consiglio che farebbe bene a trarre le sue conclusioni e a rassegnare le dimissioni. Se Mascio è stato eletto con 17 voti favorevoli, bastano politicamente 17 voti contrari per rimetterlo a sedere fra i banchi del consiglio”. Lo scrive, in una propria nota diffusa stamattina, il consigliere Thomas De Luca del Movimento 5 Stelle.
“Il sindaco Di Girolamo da parte sua – continua De Luca – si cimenta nell’accusa di apostasia verso chi ha votato la sfiducia a Mascio. Prima di parlare di trasparenza il sindaco tiri fuori i suoi finanziamenti elettorali, li pubblichi sul sito e dia spiegazioni ai suoi elettori su quello che più che un rendiconto assume i tratti di un manifesto politico. Queste ambiguità non sono più sostenibili in una città come Terni. Dia spiegazioni a chi ha creduto alle sue promesse fatte all’associazione Libera con l’impegno “Riparte il futuro” campagna contro la corruzione, totalmente disatteso”.
“Lo stesso sindaco – scrive ancora il consigliere del Movimento 5 Stelle – ieri sera ha abbandonato l’aula dopo un segno d’intesa con Cavicchioli, evitando di mettere la faccia sulla costituzione in parte civile riguardo al processo per omicidio colposo dell’inceneritore ASM”. “Come può allora Di Girolamo ergersi a moralizzatore dei franchi tiratori? È sinistra quella che pensa a difendere i vecchi compagni e si nasconde quando si tratta di difendere il diritto alla vita dei lavoratori e la dignità della città?”. “Il segnale reale di questa sfiducia di fatto – conclude De Luca – è che la città non può più sopportare di essere ostaggio di questa giunta inadeguata e immobile”.
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