Per le feste di fine anno gli italiani spendono gran parte del loro budget per l’agroalimentare con regali enogastronomici, pranzi e cenoni. Per questo 2015 si calcola una spesa complessiva per imbandire le tavole del Natale e del Capodanno di 4,3 miliardi di euro, il 6% per cento in più dello scorso anno.
È quanto sottolinea Coldiretti Terni in riferimento all’analisi Coldiretti/Ixè “Il Natale sulle tavole degli italiani”, dalla quale si evidenzia che la quota della spesa per il cibo risulta pari ad oltre un terzo del budget totale delle feste. Rientrano anche in quest’ottica – spiega Massimo Manni presidente Coldiretti Terni – le iniziative di Campagna Amica in città: in occasione del Natale, una quindicina di produttori di Coldiretti in Viale della Rinascita, proporranno tante eccellenze a Km zero, dai formaggi al vino, dall’olio ai salumi, ma anche ortaggi, confetture, fiori e prodotti da forno, che potranno essere acquistate a Terni nelle giornate del 22, 23 e 24 dicembre dalle ore 9 alle 20. Ci sarà la possibilità per i cittadini-consumatori di creare regali “ad hoc” grazie a cesti natalizi confezionati al momento dagli imprenditori agricoli, con i prodotti delle diverse aziende presenti nel mercato.
Il 61% degli italiani per Natale – riferisce Coldiretti – sceglierà prodotti Made in Italy e ben il 30% prodotti locali a chilometri zero. Per il cibo e le bevande – continua Coldiretti – si registra una tendenza al ritorno al contatto fisico con il produttore, con un vero boom degli acquisti nelle fattorie o nei mercatini degli agricoltori dove farà la spesa di Natale quasi un italiano su cinque (17%), secondo l’analisi Coldiretti/Ixè.
Acquistare prodotti italiani significa anche sostenere il lavoro, l’economia e il territorio – ribadisce il presidente della Coldiretti Terni Manni – con l’agricoltura e l’alimentazione che possono offrire un grande contributo ad una ripresa sostenibile e duratura che fa bene all’economia all’ambiente e alla salute. Nei mercati degli agricoltori – conclude Manni – si promuove la conoscenza della stagionalità dei prodotti, ma anche la filosofia del km zero, con i cibi in vendita che non devono percorrere lunghe distanze, riducendo le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio. Infine essi rappresentano anche un importante strumento di animazione e coesione sociale, ricreando un legame profondo tra consumatore e produttore, tra città e campagna.
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