Questa mattina all’ospedale Santa Maria di Terni è stata inaugurata la nuova struttura di Nefrologia e Dialisi che da circa due anni è stata oggetto di importanti interventi di ristrutturazione, ampliamento e potenziamento per far fronte alle esigenze di tutti quei pazienti affetti da patologie renali che a Terni, così come in tutta Italia, sono in costante crescita.
Presenti alla giornata: Luca Barberini, assessore alla coesione sociale e welfare della Regione Umbria, Leopoldo Di Girolamo, sindaco di Terni, Nirvana Castellini, segretario regionale ANED Umbria, Gianrenato Nori, responsabile della struttura complessa di Nefrologia e Dialisi, e Andrea Casciari, direttore generale dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni.
La struttura è collocata sempre nella palazzina che ospita il reparto di malattie infettive, l’oncoematologia e il servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) della USL Umbria 2 (a piano terra), dove alcune aree sono state ristrutturate e altre appositamente create. In particolare sono stati costruiti ex novo il reparto di degenza di Nefrologia con 8 posti letto convertibili a dialisi e una nuova area di emodialisi con 12 posti letto, ed è stato installato un nuovo impianto di osmosi (per la produzione dell’acqua utilizzata per la dialisi) che lavorerà in parallelo al vecchio impianto per una maggiore garanzia di sicurezza. A ciò si aggiungono anche un nuovo magazzino e un nuovo spogliatoio del personale. Il prossimo step riguarda la ristrutturazione dell’area più antica dell’edificio, dotata di altri 12 posti letto. Durante quest’ultima fase dei lavori, che si prevede durerà tre mesi a partire da dicembre, i pazienti già in terapia saranno spostati nelle due aree già completate.
“Iniziati nel 2013, i lavori per la ristrutturazione della struttura di Nefrologia e dialisi – spiega il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Terni Andrea Casciari – hanno comportato un investimento di 1milone 800mila euro non ricompresi negli interventi straordinari ex art.20 e sono stati effettuati garantendo sempre la regolare attività di nefrologia e dialisi. Ora la struttura potrà rispondere in modo più adeguato all’aumentata necessità di posti per la dialisi, che solo negli ultimi cinque mesi, da maggio ad oggi, ha registrato un incremento del 10 per cento”.
L’esigenza di incrementare i posti dialisi è stata determinata da due fattori principali. Il primo, di tipo contingente, è legato all’aumentata incidenza (il 14 per cento nel 2015 rispetto al 6 per cento dell’anno precedente) di rientro in dialisi dopo trapianto renale, di abbandono della terapia (tecnicamente drop-out) di dialisi peritoneale e anche del progressivo aumento di pazienti (per lo più anziani e pluripatologici o provenienti da terapie intensive) nei quali la patologia renale è secondaria ad altri eventi più importanti per lo più di tipo cardiologico. La seconda causa, di natura sistemica, è legata all’aumentata sopravvivenza dei pazienti grazie a cure e terapie sempre migliori. Si pensi che nonostante le rilevanti comorbidità e l’età avanzata dei pazienti, l’indice di mortalità è sceso dal 18 all’8 per cento in un anno (2014-2015).
Oggi i pazienti in trattamento emodialitico all’ospedale di Terni sono 106, di cui 90 con tre sedute a settimana e altri 8 sono in lista d’attesa per l’inizio programmato (in base alle condizioni cliniche) della terapia. A questi si aggiungono 16 pazienti, per lo più giovani, che effettuano la dialisi peritoneale quotidiana al domicilio e altri 8 sono in lista di attesa per l’inizio del trattamento. Negli ultimi due anni sono stati sottoposti a trapianto renale due pazienti (uno nel 2014 e uno nel 2015) ma sono 12 quelli in lista di attesa per il trapianto: 9 prenotati a Perugia, 4 a Firenze, 2 a Roma e 1 a Pavia.
Dopo aver ringraziato tutti gli operatori che hanno continuato a lavorare con grande professionalità anche durante i cantieri e le associazioni che stimolano a dare risposte sempre più vicine ai bisogni dei cittadini, l’assessore regionale alla sanità Luca Barberini si è poi complimentato con la direzione dell’azienda ospedaliera di Terni per l’efficienza con cui ha gestito l’esercizio 2015, chiuso in equilibrio di gestione, nonostante i numerosi cantieri abbiano eroso importanti risorse dal bilancio di esercizio. “Da qui alla fine dell’anno – ha infine annunciato Barberini – dal pay-back farmaceutico avremo 16 milioni di euro di risorse da destinare alle aziende sanitarie della regione per investimenti strutturali e tecnologici. Una parte importante sarà riservata anche all’azienda ospedaliera di Terni al fine di consentire la prosecuzione dei fondamentali lavori di ammodernamento e ristrutturazione della struttura”. Foto: TerniLife © ©