Un nuovo atto d’indirizzo che riguarda il polo universitario ternano è stato predisposto dalla seconda commissione consiliare di palazzo Spada, sulla base di due atti precedentemente adottati dal consiglio comunale nelle scorse settimane, uno del gruppo del M5S e uno della maggioranza. Il nuovo atto ha avuto cinque voti a favore, due astensioni e un voto contrario e a breve sarà in discussione in aula a Palazzo Spada dove il consiglio comunale intende impegnare il sindaco e la giunta su alcuni punti specifici.
Si chiede: di superare definitivamente la struttura del “Consorzio per lo sviluppo del Polo Universitario di Terni” , operando concretamente per il consolidamento e lo sviluppo delle attuali esperienze didattiche e di creare una Fondazione autonoma, entro il 31.05.2016, in grado di svolgere attività strumentali allo sviluppo del polo Universitario, raccogliere risorse finanziarie aggiuntive, interloquire con gli organismi che verranno coinvolti nella definizione delle strategie di sviluppo del Polo”; di costituire un’area di governance territoriale del Polo universitario, attraverso lo strumento della Fondazione, coinvolgendo un rappresentante del mondo economico, in collaborazione con i soggetti da coinvolgere per iniziative economiche del territorio, adottando le migliori pratiche nazionali ed europee e definendo un progetto strategico sul Polo universitario; di sollecitare il contributo operativo e costruttivo dell’Ateneo di Perugia nel gruppo di lavoro già costituito, prevedendone la conclusione dei lavori per il 31.1.2016; di prevedere come nuova struttura portante la Federazione di Atenei, così come previsto dalla Legge Gelmini in modo tale da poter attivare corsi a carattere unico ed attrattivo con la collaborazione di altre Università italiane ed estere; di sollecitare il governo regionale, ad aprire un confronto diretto a sperimentare il ricorso a forme di collaborazione interuniversitaria in relazione allo sviluppo dell’offerta didattica e di ricerca presente sul territorio di Terni; di agganciare allo sviluppo del nuovo modello di governance il mantenimento degli attuali livelli di sostegno economico e logistico al Polo universitario, che restano indissolubilmente legati agli impatti in termini di crescita e di sviluppo territoriale; di avviare contatti con gli Atenei dell’Italia centrale al fine di verificare i presupposti per un efficace coinvolgimento dei soggetti influenti per le iniziative economiche territoriali, nel rispetto dell’autonomia ordinamentale degli Atenei, ed anche al fine di costruire piattaforme di ricerca, parte delle quali potrebbero trovare sviluppo nel Polo ternano; di risolvere nel più breve tempo possibile la controversia relativa al laboratorio di Biotecnologie, al fine di poterlo attivare; di elaborare entro il 31.1.2016 un libro bianco sul ruolo della formazione terziaria nel territorio di Terni allo scopo di alimentare il lavoro di analisi e di proposta del gruppo di lavoro; di verificare “una dislocazione più coerente degli specializzandi, oggi impropriamente concentrati sulla sede di Perugia, con rapporti numerici improponibili, rispetto al polo ternano” e di “rivalutare la presenza sul Polo scientifico ternano di una alta formazione post laurea, come già prospettato in precedenza”. Foto: (archivio) TerniLife ©