Poteva essere l’ennesima tragedia, il tentato suicidio di ieri da parte di un detenuto arrivato da pochi giorni nel carcere di Terni. Si tratta di un italiano che sta scontando la sua pena per reati legati allo spaccio di droga. Tempestivo e risolutivo l’intervento da parte degli agenti ma rimane l’amarezza di un gesto che non lascia spazio a troppe parole.
Di certo è evidente che le criticità di tutto il sistema penitenziario italiano e, nello specifico, di Terni stiano vivendo una crescita che non piace. Tra le voci di dissenso quella del Sappe che ormai da tempo chiede un intervento urgente da parte del Ministero della Giustizia.
Il segretario regionale del Sappe, Fabrizio Bonino, mette in evidenza come la ripetizione dei fatti drammatici e di violenza all’interno del carcere di vocabolo Sabbione siano un rischio per coloro che operano e che devono intervenire, la Polizia Penitenziaria. Alla luce di questo il sindacato reputa opportuno che l’Amministrazione della Giustizia regionale e nazionale non rimangano inerti ma procedano con un cambio di dirigenti e funzionari in virtù dell’attuale e totale disorganizzazione. Foto: (archivio) TerniLife ©