L’Associazione Terni Città Futura interviene sulla statua della “zuccona” nuovamente preda di atti vandalici. A questo si accompagna una condizione di degrado per la quale il presidente Michele Rossi chiede un concreto intervento da parte dell’amministrazione comunale.
“Tutti noi abbiamo ancora ben presente lo sfregio ai danni della cosiddetta “zuccona” all’interno dei giardini pubblici della Passeggiata avvenuto ormai un anno fa – dichiara Rossi – un intervento idraulico, l’antica statua fu trattata al pari di una comune fontanella pubblica, che ne sfregiò la schiena per permettere di regolare e controllare il flusso dell’acqua, con tanto di inserimento di un voluminoso rubinetto dallo stile “retro”.
“La visione di tale scempio – continua il presidente – scatenò l’ira e l’indignazione di moltissimi cittadini che attraverso i social si lasciarono andare a furiosi commenti contro l’Amministrazione comunale. Tanta sollevazione e indignazione collettiva permise di scoprire le responsabilità di quanto accaduto, frutto di una gravissima insensibilità culturale, e ammesso l’errore l’Amministrazione Comunale attraverso l’Assessore competente promise alla città da li a breve un futuro serio recupero del monumento.
Da allora di tempo ne è passato e si sono susseguite solo nuove prese di posizione della politica che in seno al consesso civico ha promosso nuove mozioni ed interpellanze sull’argomento, ma nessun vero e serio intervento di restauro è stato mai avviato se non addirittura mai progettato”.
“Oggi registriamo un ulteriore sfregio ai danni della preziosa e amata statua – spiega Rossi – probabilmente ignoti vandali hanno rotto e divelto quel rubinetto. Episodio da condannare ma che ci fa ben capire il reale controllo interno al parco. L’acqua che a questo punto, non si sa da quanto tempo, fuoriesce oltre che dalla bocca anche dalla schiena in modo continuo viene inevitabilmente assorbita dalla porosa traccia (mai stuccata a dovere) dello sgarro del vecchio intervento. Le possibili infiltrazioni potrebbero danneggiarla ulteriormente.
E’ poi inevitabile che con la perdita di acqua la statua si stata quasi completamente ricoperta di muschi che naturalmente in tali situazioni prolificano; tutto questo rende ancor più evidente lo stato di abbandono”.
La domanda nasce spontanea: “Che questa sia finalmente l’occasione per programmare quell’intervento promesso che possa ridare completa dignità alla statua e recuperare il precedente grave atto di insensibilità culturale che l’ha danneggiata? Cos’altro dobbiamo aspettarci?” Foto: TerniCittà Futura ©