(di Roberta Falasca) Dalla passione per le cravatte, quelle di una volta, quelle indossate degli uomini per bene, di classe a una scommessa imprenditoriale. Roberta Sileo, designer ternana, laureata in Industrial design all’Isia di Firenze, ha intuito che un accessorio prettamente maschile può essere destrutturato e trasformato in uno splendido oggetto femminile. L’idea nasce grazie alla collezione privata di cravatte di pregio del nonno Carlo, uno scrigno nel quale erano riposte le più belle cravatte di sempre, dai tessuti pregiati ed eleganti. E quando la creatrice si è trovata in mano questo piccolo tesoro si è chiesta come sarebbe stato dare di nuovo vita a quegli oggetti. Presto fatto. Ha sfasciato una cravatta da uomo, l’ha reinventata e ne ha fatto un prototipo tutto al femminile. Da lì è nato il marchio “Once upon a tie”, in risposta a un mondo del lavoro in continua evoluzione, dalla crisi di questo periodo storico, la voglia di non arrendersi mai. “Essere designer – spiega la creatrice Roberta Sileo – mi ha consentito di sviluppare autonomamente ogni aspetto legato al prodotto: dal marchio al packaging, dalle etichette al materiale illustrativo al sito web”. Lana, seta, cotone, ogni tessuto suggerisce nella metamorfosi il suo nuovo design. Gli accessori realizzati a mano sono pezzi unici che esprimono eleganza, buon gusto. Ogni modello ha un nome legato alla collezione d’appartenenza: come “Isole italiane”, “Rinascimento” alla quale corrisponde una scultura o un artista del Rinascimento, “Note di giugno” alla quale corrispondono un’opera o un musicista. “Ho trasformato il soppalco nel mio atelier – continua la designer – all’interno della mansarda dove vivo. Ogni modello nasce qui. Tutti pezzi unici e diversi pensati e realizzati a mano da me. Mi fornisco di cravatte ovunque ne trovi: piccoli negozi, magazzini pieni di modelli vintage, nelle fiere di settore, espositori con cravatte nuove ma dalle fantasie più improbabili. Mi ispiro ai grandi come Marinella di Napoli o Hermes. L’avventura è cominciata per caso come tante volte accade nella vita e come altrettanto spesso accade è iniziata all’estero dove c’è maggiore disponibilità ad accogliere le novità, a provare, a sperimentare. Dove, in risposta alla crisi, è lasciato maggiore spazio ai creativi e al ritorno ad un prodotto artigianale di qualità. La prima a credere nelle ‘Cravatte al femminile’ è stata Stephanie, titolare della boutique ‘Marcel-e et les createurs’ nella città francese di Reims. Appassionata di moda, ottima conoscitrice dei gusti e della tendenza del momento, nella sua boutique si trovano solo abiti ed accessori di creatori francesi e da dicembre scorso anche italiani. Con lei, lo scorso marzo, abbiamo organizzato in boutique un defilé delle ‘Cravatte al femminile’, per un debutto ufficiale a Reims. L’idea è stata accolta con grande successo ed entusiasmo. Da qui è arrivata l’occasione di realizzare le ‘Cravatte al femminile’ per tutte le guide e per i sommelier donna di due importanti maison di champagne: Mumm e Perrier Jouet e per la famosa maison di cognac Martell. Attualmente le ‘Cravatte al femminile’ sono in vendita in due boutique di Reims (Marcel e HG Dècoration), a Parigi (Atelier Marais). In Italia invece ad Ischia, le cravatte sono in vendita nelle boutique di uno degli alberghi più belli e ricchi di storia dell’isola, all’Albergo della Regina Isabella, a Forio. Oltre che all’estero mi piacerebbe concentrarmi anche sul mercato italiano. Dal 31 ottobre al 2 novembre, infatti, sarò a La Galleria 4e25 a Spoleto, a piazza Torre dell’Olio, con l’esposizione e la vendita delle mie creazioni. E’ importante per me – conclude la Sileo – non dimenticare chi con amore e amicizia mi ha sostenuto, aiutato ed incoraggiato e continua a farlo ogni giorno”. Foto: web ©