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PROVINCIA, USB ADERISCE ALLO SCIOPERO DEI LAVORATORI

La Federazione Provinciale USB (Unione Sindacale di Base) ha proclamato lo sciopero a sostegno della decisione assunta all’unanimità dalla Rsu della Provincia di Terni  per la giornata di venerdì 16 ottobre (per le ultime due ore di ogni turno lavorativo: 12.00/14.00).

Come si può leggere dal comunicato dell’USB “le Province stanno vivendo un progressivo dissesto che incide sulle precarie condizioni dei lavoratori e dei servizi”:

“Il riordino delle funzioni di importanti servizi essenziali svolti dalle Province, sta avvenendo riproducendo lo stesso contorto e contraddittorio pensiero dei “tecnici” che l’hanno pensato, tecnici il cui operato è stato ormai sbugiardato e demolito dai fatti. La data del 30 settembre in particolare ha rappresentato il “Dday” per tutte quelle Province (più della metà) che dovranno fin dal 2015 sopportare un dissesto “indotto” dagli insostenibili prelievi governativi, calcolati in base a costi standard stabiliti dal SOSE, secondo una metodologia assurda e del tutto inadeguata, come evidenziato dall’inchiesta trasmessa dal programma televisivo, Report. Non è dato sapere come i Prefetti intenderanno gestire una procedura attualmente non contemplata dalla normativa degli EE.LL. e, soprattutto, non è dato sapere come il dissesto inciderà sulle già precarie condizioni di lavoratori e servizi. Lo scenario che si profila con questa controriforma è già percepibile per alcune Province: dissesto imminente e drammatica convivenza di persone che percepiscono regolarmente lo stipendio- perché confluite nei ruoli regionali – ed altre rimaste nei ruoli provinciali, private del salario da diversi mesi, nella totale indifferenza e silenzio mediatico, quasi fossero “fantasmi”. Sappiamo che lo “specchietto per allodole” della soppressione delle Province, nuovi “Enti di Area Vasta”, è stato creato ad hoc, proprio per dare in pasto ad un’opinione pubblica adirata dai continui scandali di malaffare e mala gestione, l’idea della “punizione” del dipendente pubblico, privilegiato e fannullone, distraendo così l’attenzione dagli sprechi e sperperi di una politica corrotta fino all’osso. (Mafia Capitale insegna…).

L’USB è convinta che l’operazione anti Province unita all’arretramento dello Stato dai territori, allo smantellamento progressivo di servizi pubblici essenziali, va a vantaggio di lobbie potenti cui fa gola il lucro prodotto dalla gestione di importanti fette di risorse pubbliche.  Questo scenario dei tagli lineari prodotto dalla politica riguarda tutto il Pubblico Impiego: dalle Province radiate, alla chiusura dei Tribunali, al taglio dei presidi ospedalieri, come delle sedi periferiche della Croce rossa, la riduzione delle Camere di Commercio, o gli Uffici del Ministero della difesa e così via.

Le Province sono dentro questo attacco più complessivo allo stato sociale di questo Paese.  La regione dell’Umbria, “regione pilota” per l’applicazione della legge Delrio, è l’unica del territorio nazionale nella quale si determina la possibilità del dissesto per entrambe le Province. Le risposte del Governo per scongiurare questo scenario sono del tutto inefficaci. Un motivo in più per il quale è necessaria la piena presa in carico del problema da parte della Regione, affinché sia garantita la salvaguardia di importanti servizi ai territori e la piena occupazione”. Foto: TerniLife ©

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