Assegni a vuoto: quasi -30% in anno. E’ la fotografia che emerge dai dati raccolti da Infocamere ed elaborati dall’ufficio informazione economica dalla Camera di Commercio di Terni. Tra il primo semestre 2015 e il primo semestre 2014 i titoli “cabriolet” si sono infatti ridotti in Umbria del 28,66%. Il secondo dato migliore a livello nazionale, dopo la Valle d’Aosta -51,98%. La vistosa frenata degli effetti protestati registrata in Umbria, è ancora più evidente in termini monetari. Infatti in regione il valore totale dei protesti è sceso del 42,62%, quasi un dimezzamento pertanto dei “pagherò”. In valore assoluto, fra gennaio e giugno 2015, le occasioni in cui un cittadino o un’impresa si sono visti costretti a ricorrere ad un pubblico ufficiale per notificare un mancato pagamento hanno toccato quota 6.154, per un valore complessivo di quasi 10 milioni e mezzo di euro (10.398.510) . Scorporando i dati a livello provinciale, emerge una buona affidabilità del territorio ternano dove per quanto riguarda l’importo medio del titolo protestato, Terni e la sua provincia si piazzano nella parte bassa della classifica nazionale, (80esimo posto) dove i “pagherò” superano lievemente i 1.400 euro (1.471), a Perugia si sfiorano i 1.800 euro (43 posto in classifica). Nel primo semestre 2015 dei 1.471 protesti, si registrano 1.319 cambiali per un importo medio di 989 euro. A livello nazionale, tra le province, se le grandi città come Roma, Milano, Napoli e Salerno guidano la classifica per numero di titoli protestati, in termini di importi levati salgono invece ai vertici della graduatoria Sondrio, Treviso, Pesaro e Urbino, in cui in media i “pagherò” superano i 3mila euro. All’altro capo della classifica i residenti di Trieste, Verbania (con importi medi di circa 800 euro) e Biella (911). “I dati dimostrano come i protesti siano diminuiti a livello provinciale sia nel numero che nel valore complessivo, il calo più sensibile si è verificato proprio nelle regioni del centro e dell’Umbria vorrei sottolineare – dice il presidente della Camera di commercio di Terni, Giuseppe Flamini – un territorio il nostro, pertanto, che si dimostra affidabile e che mi auguro possa proseguire su questa strada senza dubbio utile a qualificare imprese, clienti e tutti gli altri attori del sistema economico locale”. Foto: TerniLife ©